La street art a Torino. 9 itinerari alla scoperta dell'arte urbana Versione per PDF_ITA | Page 22
Punto di partenza: via Giacosa 8. All’angolo con via Saluzzo
notiamo l’opera I Giocolieri, di Mario Molinari, pittura
realizzata sulla facciata dell’edificio dal figlio Jacopo nel
2012. Attraverso elementi come le ruote e i cavalli
rappresenta il “movimento” e la vita da condividere con il
prossimo.
Svoltando su via Belfiore e alzando lo sguardo al civico 40,
scorgiamo Blu cerebrale, realizzato nel 2015 da Corn 79
sulle pareti dell’edificio: una gigantesca sfera che sembra
provocare, sulla superficie blu, un movimento di onde.
Proseguiamo verso il liceo Regina Margherita di via
Valperga Caluso 12, il cui muro, dipinto nel 2015
dall’associazione Il Cerchio e le Gocce con il coinvolgimento
di alcuni studenti dell’istituto, presenta un ampio murale
che rimanda alle opere del Bauhaus del primo Novecento.
Passando dal retro dell’edificio e andando verso via
Madama Cristina, giungiamo al Teatro Colosseo, che
presenta proprio sotto all’insegna l’opera tridimensionale
dell’artista Peeta e, sulla facciata laterale che dà su via
Bidone, un insieme di opere sovrapposte. Non si può non
notare The Big Bear, installazione dell’artista portoghese
Bordalo II. L’enorme orso è stato realizzato assemblando
rifiuti come un cassonetto, un telaio di una bicicletta e
lamiere per creare un “big trash animal” alto circa 8 metri.
L’opera vuole essere un messaggio ambientalista, un
omaggio alla memoria dell’orsa Daniza uccisa in Trentino
nel 2014, ma anche una critica al consumismo, i cui rifiuti
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