Voleva almeno 6 supercarrier di cui 4 a propulsione nucleare: la strategia era semplice c’ era da copiare cosa avevano realizzato gli americani.
Prese la parola il colonnello Shao, in modo piuttosto brusco ed in 2 minuti ridusse al silenzio il contrammiraglio gengiskano.
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I nostri Su33 modificati con la nostra elettronica hanno radar potenti ed efficaci ma grande RCS, sono molto più veloci e con maggiore payload degli F35 ed F18 superhornet. Tuttavia, con le supercarrier skyjump siamo costretti a far decollare i mezzi impiegando appena il 50 % del payload utile dei nostri aerei. Anche dovendo affondare una nave commerciale priva di difese, i nostri mezzi aerei sarebbero sotto-utilizzati al 50 %. Se poi dovessimo affrontare un battlegroup americano, saremmo in inferiorità numerica nonché avremmo i nostri aerei sotto-utilizzati al 50 %. La sconfitta sarebbe inevitabile. Quindi le supercarrier“ skyjump” a noi non servono, lasciamole agli stupidi in cerca di un’ armoniosa sconfitta!.
Il nostro obiettivo è la Siberia, in quelle aree le supercarrier non possono operare, a meno che l’ eminente contrammiraglio non voglia mettere dei cingoli alle supercarrier skyjump per evitare loro i siluri ed i ghiacci artici in Inverno e Primavera. A noi occorrono poche e limitate supercarrier CATOBAR per difendere il lato Est. La catapulta a vapore od elettromagnetica permette d’ usare i nostri Su33 al massimo delle loro possibilità, compensando la vistosa RCS dei mezzi.
Tralascio l’ F35 che ha un’ autonomia ridicola e con i carichi esterni perde la sua bassa RCS, oltre al fatto che la vernice