la stella verde climate fiction - guerre del cambiamento climatico | Page 13
Shao ripudiò tutti i suoi piani, riscrisse di getto dei nuovi progetti,
capovolgendone l’approccio di battaglia, cercando così d’adattarsi
come l’acqua, al contesto tattico e strategico che aveva
erroneamente interpretato, prima dell’inizio dello scontro simulato.
Era un gengiskano dalla testa ai piedi, magro e tarchiato dalla
carnagione molto ricca di sebo. Benché fosse uomo maturo, non
aveva ancora cambiato i canini che erano ancora quelli di latte.
Divorziato, non aveva avuto figli, era però assiduo frequentatore di 13
una “sala da The” di rigorosa tradizione cinese. Quando Shao
nacque aveva la macchia mongolica e la sua famiglia tenne segreta
la circostanza, perché era un’indegnità non tollerata nel regime
popolare, in quanto icona di una discendenza bastarda e maledetta.
Il termine “gengiskano” infatti fu adottato dalla repubblica
popolare solo di recente, quando il co lonnello era già uomo maturo.
Impero della repubblica popolare gengiskana: aveva un significato
politico, per rimarcare il fatto che la repubblica popolare aveva
annesso la Mongolia con un referendum. Nella nuova dizione, c’era
un tacito intento sia politico quanto propagandistico. Si voleva
anche solleticare gli orgogli nazionalistici sul popoloso elettorato,
quanto evocare antichi lignaggi imperiali, avendo la cura d’omettere
grazie alla propaganda politica, che la Cina era stata invasa dai
mongoli, i quali non erano nativi dei sacri fiumi cinesi, ma figli della
implacabile steppa.
Shao non era ben visto dal partito popolare gengiskano,
tuttavia i suoi resoconti e memorandum sul progetto stella verde,
elaborati per l’ufficio analisi e studi dell’HQ, avevano trovato una
segreta accoglienza presso la programmazione del ministro della
guerra. Questo in segreto, stava pianificando un pesante riarmo ed
ammodernamento delle forze dell’impero gengiskano. Fu proprio il
ministro della guerra, che diede mandato segreto al colonnello
Shao, per recarsi in Africa e realizzare il progetto della Stella Verde.
Era notte fonda, ma il co lonello Shao non dormiva, era seduto alla
sua elegante scrivania nella picco la casa di fango a Genina,
lavorava ancora sul suo portatile, assemblando valutazioni e