Il colonello gengiskano Fuyouan Shao era un tipo tenace, idealista, graniticamente convinto delle proprie idee, parlava poco, ma quando discuteva non lo faceva mai a sproposito. Emotivamente freddo tanto da apparire arido, nelle sue esposizioni ricercava sempre la fredda luce della logica, perché era priva di pregiudizi od ideologie politiche. Asciutto nelle argomentazioni, cinico quanto un epitaffio tombale, i suoi interventi non superavano mai i 90 secondi di conversazione nelle riunioni nell’ HQ. Era quasi l’ esatto contrario dei suoi colleghi, che spesso erano politicamente prolissi, ideologici negli approcci, ossessionati da una fantomatica armonia dei piani militari, che spesso si declinava in un concerto di fattori di criticità che riducevano le possibilità di successo. Il colonnello Shao invece badava all’ efficacia, alla semplicità, era quasi ossessionato dal dover ridurre ogni pianificazione, all’ essenza di pochissimi fattori di criticità.
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Shao era conosciuto tra i suoi colleghi per non avere padroni o parenti, nel partito popolare gengiskano che avrebbero potuto avallare avanzamenti di carriera. Inoltre Shao aveva il pregio di cambiare rapidamente idea, questo accadeva di rado, ma ogni volta che s’ accorgeva d’ avere torto. Qualcuno criticava questa sua sporadica attitudine nell’ abbandonare rapidamente il suo punto di vista, come caratteristica di un ufficiale senza spina dorsale, inidoneo a sostenere il fardello del comando, non essendo pronto a pagare gli inevitabili costi necessari per il raggiungimento degli obiettivi già pianificati. Una volta discutendo nell’ HQ sul concetto di“ assorbimento delle perdite in battaglia”, Shao ebbe l’ ardire di commentare che Mao aveva ammazzato più cinesi nella lunga marcia e nelle successive rivoluzioni, di quanti cinesi fossero stati uccisi dai giapponesi e dal governo capitalista di Taiwan. Questo ebbe a creare molto scalpore nella tradizionale casta militare gengiskana. La realtà che sussurravano in modo informale gli ufficiali dell’ HQ alle spalle di Shao, era ovviamente diversa dal pensiero di Shao. Il colonnello pianificando i wargame svolti dall’ HQ, solo in due casi ebbe a cambiare obiettivi e / o strategia in itinere, ciò accadde solo quando qualcuno riuscì a dimostrargli che il suo approccio sarebbe stato perdente. Per l’ occasione il colonnello