La Pesca Mosca e Spinning February-March 2020 | Page 14
EGING
IN 4 MARI
S
FRANCESCO LI BIANCHI [[email protected]]
CON LA COLLABORAZIONE DI ANTONINO PALAZZOLO, ALESSANDRO PUGGIONI, ALESSANDRA GARBIN, FEDERICO PLET
e dovessi rispondere alla domanda «Qual è la
tecnica che accomuna maggiormente i pescatori
ricreativi in mare in Italia?» avrei una risposta
certa: l’eging. Esiste in fatti un variegato mondo
di praticanti di discipline di pesca di ogni tipo,
sia dalla barca che dalla costa, che amano infini-
tamente il magico mondo della pesca dei cefalo-
podi con gli artificiali. Ne è testimonianza il proliferare di
eventi, raduni e gare a cui partecipano contemporaneamente
anche duecento pescatori, attrezzati di tutto punto. C’è chi
proviene dal surf casting, chi dallo spinning, chi dalla pesca
con il galleggiante o dalla barca… insomma, di tutto di più, ol-
tre naturalmente ai ‘puristi’ della tecnica. L’eging, inoltre, è
oggi molto amato anche dal gentil sesso e dai più giovani, il
che non può fare altro che piacere. È una tecnica che si pratica
nei più disparati ambienti, molti dei quali anche di facile ac-
cesso, come spiagge e zone portuali (dove è consentita la pe-
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MOSCA e SPINNING
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sca), e che rappresenta un modo di rapportarsi al mare ‘sem-
plice’: basta un minimo di attrezzatura e si è pronti a vivere
un’avventura affascinante, che oltretutto consente di godere
della pace dei paesaggi marini, essendo per lo più una pesca
dai ritmi lenti.
In questo articolo mi piace far raccontare l’eging da quattro
esperti della tecnica che provengono da quattro aree marine
diverse della penisola; dai loro racconti traspare la comune
emozione nel vivere l’esperienza, accompagnata da diverse
informazioni utili per i lettori su come affrontare nel miglior
modo possibile la ricerca dei cefalopodi nei vari contesti, con-
dizioni e periodi. Niente di esaustivo, naturalmente, perché lo
spazio a disposizione non basta mai, ma chi non si è ancora
avvicinato al mondo dell’eging troverà utili indicazioni, men-
tre i più esperti, spero, qualche spunto. Si tratta, allo stesso
tempo, di una panoramica che fa il punto sull’evoluzione e la
diffusione di questa splendida tecnica nel nostro mare.