La Pesca Mosca e Spinning April-May 2020 | Page 20
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SERGIO BERTOLA [sergino1965@gmail.com ]
l pesce serra, Pomatomus saltatrix, è un fanta-
stico predatore che, presente ormai su tutte le
coste italiane, è divenuto il fantastico prota-
gonista di molte delle nostre uscite di pesca
con gli artificiali. Le sue prime apparizioni
nelle zone che frequento – i litorali pisano e
livornese – risalgono alla fine degli anni No-
vanta; fino ad allora, tanti pescatori ne ignoravano ad-
dirittura l’esistenza. I segni della presenza del serra fu-
rono molto chiari: alcuni pesci allamati e recuperati
per il salpaggio erano letteralmente tagliati a metà dal-
le tremende fauci di questo terribile predatore che,
con i suoi denti affilatissimi, trinciava chirurgicamente
qualsiasi preda gli capitasse a tiro. I primi esemplari
catturati erano pesci di tutto rispetto, dai 3 ai 6-7 chili,
segno inequivocabile dell’apparizione sul nostro lito-
rale in età già matura a causa dell’inarrestabile riscal-
damento delle acque, che li spingeva a risalire sempre
più a nord rispetto alle abituali zone frequentate. Da
parecchi anni la taglia media è notevolmente diminui-
ta, a causa della colonizzazione massiccia anche in
queste zone.
La pesca al serra è una delle mie preferite e vorrei con-
dividere con voi le esperienze che ho vissuto negli ulti-
mi anni, con riferimento ad ambienti diversi e conse-
guentemente ad approcci, tecniche e artificiali diversi.
pesca sulle mangianze
La pesca del serra in mangianza viene praticata princi-
palmente dalla barca, ma in rari casi anche da terra se
il fenomeno si verifica a tiro di canna. Nel Tirreno set-
tentrionale, il periodo in cui il fenomeno è più fre-
quente va dalla fine di aprile fino a tutto il mese di giu-
gno, periodo nel quale i branchi di acciughe si avvici-
nano a terra scatenando la ferocia dei pesci serra che,
accerchiandoli, vi si avventano con ferocia, dando libe-
ro sfogo a cacciate e salti in piena frenesia alimentare.
Canne da un’oncia Fast Action, buon trecciato da 25
libbre caricato su un mulinello taglia 4000 e finale in
fluorocarbon del 50 sono le armi giuste per affrontare
queste situazioni. Occorre avvicinarsi velocemente al-
la zona nella quale i serra si sono manifestati, senza
avvicinarsi troppo con il motore a pieno regime ma
sfruttando l’abbrivio della barca una volta mollato l’ac-
celeratore: nonostante la frenesia alimentare, il fra-
stuono in acqua rischia di smorzare la loro attività.
L’importante è cercare di lanciare il più possibile ‘den-
tro’ la mangianza. Una volta ferrato il pesce, va com-
battuto tenendo basso il cimino della canna per evita-
re che in occasione dei suoi innumerevoli salti riesca a
slamarsi, anche a causa del palato durissimo e della vi-
vacità nello scuotere la testa una volta in aria.
Capita spesso, purtroppo, che durante l’azione di pe-
sca, in piena mangianza attiva, i serra attacchino con
voracità direttamente il finale in fluorocarbon, a causa
delle forti vibrazioni che il nostro apparato pescatorio
inevitabilmente emette in fase di recupero. In questi
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MOSCA e SPINNING
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