LA CIVETTA May 2016 | Page 72

Un’eredità di cui essere orgogliosi. Per lo meno, è quello che gli organizzatori dei festeggiamenti per il decennale delle Olimpiadi di Torino 2006 avrebbero voluto farci credere. Fra il 26 ed il 28 di febbraio, le strade e i viali di Torino sono state inondate da celebrazioni in ricordo a dei dieci anni dall’ accensione della fiaccola olimpica, simbolo di tante virtù, non solo sportive, ma anche dello spirito umano. Quando si discutono i vantaggi e gli svantaggi di ospitare i giochi olimpici, estivi o invernali, molti parlano dell’importanza dell’eredità che i giochi dovrebbero lasciare. Alcuni affermano che un evento come i giochi può rappresentare uno stimolo per una città che ha bisogno di una spinta avanti, verso un futuro più radioso e positivo. Però, esiste la prova di questo regalo fatto dalle Olimpiadi a Torino?

Prima di fornire un bilancio, è necessario stabilire il costo iniziale delle Olimpiadi. Le spese per le Olimpiadi hanno raggiunto i 3,5 miliardi di euro di cui 1,4 stanziati dal governo nazionale, mentre il Comune e la Regione hanno contribuito per un totale di 600 milioni. Il resto deriva da entrate ricavate dalla venduta dei diritti televisivi, dagli sponsor, e dal marketing. La somma di queste contribuzioni è stata investita nella costruzione di impianti sportivi e stadi, in aggiunta al villaggio olimpico.

Per quanto riguarda il bilancio del successo dell’eredità olimpica, cominciamo con gli aspetti positivi. Non c’è nessun dubbio che, secondo l’ex-sindaco Valentino Castellani, la situazione turistica è molto migliorata, le Olimpiadi hanno rappresentato una sorta di «spartiacque» per la città. Prima, molti consideravano Torino come città operaia e basta, nulla di più. A partire dal 2000, i flussi turistici sono cresciuti del 43%, spinti dall’interesse provocato dall’assegnazione dei giochi a Torino. Inoltre, alcuni degli impianti cittadini sono tuttora utilizzati, o per lo sport, o per altre manifestazioni. Dal 2007 al 2009, gli impianti cittadini principali sono stati usati per la maggior parte del periodo e hanno ospitato a 253 eventi. Tra questi ricordiamo, ad esempio, Torino Esposizioni, l’antica sede del palaghiaccio, oggi destinato ad ospitare la nuova biblioteca civica sotto l’egida dell’università, e il Pala Alpitour, la sede delle partite di hockey su ghiaccio che ospita ormai molti concerti. Anche se non vengono utilizzati a fini sportivi, questi edifici contribuiscono a creare una nuova immagine di Torino, immagine che l’ha portata a diventare la quinta città più gettonata dagli Italiani.

Torino 2006: dieci anni dopo

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