LA CIVETTA May 2016 | Page 10

Di dove sei in Italia?

Io sono di Torino. È una delle più grandi città di Italia, nel nord-ovest del Paese, nella regione del Piemonte.

Come la descriveresti in tre parole?

Elegante, fredda, stimolante.

Puoi spiegare un po' di che cosa fai qui a Bristol?

Mi sto occupando principalmente di sottotitolare le interviste condotte per un progetto di Catherine O’Rawe sul cinema italiano. Però, ho anche delle ore di ricevimento in cui possono venire gli studenti per fare un po’ di pratica di italiano o farmi delle domande sui dubbi che possono avere.

Come ti trovi sia nel dipartimento che nella città?

Molto bene. Nel dipartimento ho conosciuto davvero persone molto brave e disponibili che mi hanno fin da subito fatto sentire a casa. In realtà, non ho avuto tanta opportunità di conoscere bene Bristol ma ciò che ho visto mi è piaciuto molto.

Perché hai scelto l’Inghilterra e, più nello specifico, Bristol?

Ho scelto l'Inghilterra perché era da un po' di tempo che volevo fare un'esperienza all'estero come questa in un paese anglofono, quindi appena ho saputo del programma Erasmus Traineeship ho voluto fare domanda. Ho scelto Bristol perché tra le varie proposte del Regno Unito era quella che mi ispirava di più.

Sicuramente già sapevi molto dell’Inghilterra, ma c'è stata qualche sorpresa?

In realtà non sapevo bene cosa aspettarmi, perché sono partito con una mente molto aperta, pronto a prendere il meglio di questa esperienza, che devo dire è stata molto interessante. Dell'Inghilterra devo dire che ho patito/patisco il clima (oggi fa freddo, nonostante ci sia il sole), ma quello me lo aspettavo, ecco.

Come descriveresti Bristol in tre parole?

Ventosa (windy), collinare (hilly), stimolante.

Qual è il più grande stereotipo che gli inglesi hanno verso Italia e gli italiani?

Direi qualcosa riguardo il cibo. Per esempio, devo farvi notare una cosa: da noi non si mangia questo “pane all’aglio” (garlic bread).

Intervista:

Marco Ammendola

Il Direttore Hugh Stanley si è seduto a parlare del tè, di Torino e dell’Europa con l’assistente linguistico (e cinematografico) Marco Ammendola. Questo è quello che ha scoperto…