LA TRAMA
Il protagonista, Salvo, racconta la sua storia da guardia del corpo di un capo mafioso. Egli è un tipo efficiente, solitario e di poche parole. Un giorno gli viene ordinato di porre fine a un regolamento di conti con una banda rivale, e per questo motivo si introduce furtivamente in casa dell’uomo che deve uccidere. Qui trova solo la sorella, Rita, una ragazza cieca. Non potendo ucciderla decide di rapirla e nasconderla in campagna. L’incontro tra i due personaggi, entrambi al margine della società darà vita a un doppio miracolo e alla speranza di una nuova vita. Alla fine Rita riuscirà a vedere mentre Salvo scoprirà dentro di sé un pezzo di umanità.
IL FILM: UNA QUESTIONE DI GENERE?
Vedendo la pubblicità del film verrebbe giustamente da pensare che si tratti di un remake siciliano di Gomorra, ma non lo è. Comincia come qualsiasi film di azione, molto hollywoodiano. Poi, dentro la casa di Rita, ci troviamo in un film noir, spinti nel mondo cieco della ragazza. In seguito, fuori dalla miniera abbandonata piena di polvere e sotto il caldo soffocante, il film rende omaggio ai vecchi western. Alla fine, quando i due amanti sono sul punto di separarsi per sempre, veniamo catapultati nel bel mezzo di un romanzo epico.