I l fascismo ha lasciato un ’ impronta profonda e oscura nella storia dell ’ Italia , segnandone per sempre l ’ atmosfera politica dei decenni a seguire . Gli effetti del totalitarismo non si limitano solo al Novecento ; difatti , una nostalgia per il ventennio fascista sopravvive non solo in contesto politico , ma anche in ambito sociale , influendo persino sui giovani . D ' altra parte , anche l ’ antifascismo italiano sopravvive , rimanendo concepito non solo come semplice opinione politica , ma anche come valore fondamentale della cultura democratica e costituzionale del Paese . Il culto antifascista è vissuto come religione civile , come scelta consapevole di dissenso , di rifiuto della violenza e della repressione fascista . Ciò viene fatto sia in vista , considerata la storia politica del Paese , ma soprattutto in vista della sua evoluzione contemporanea . Come si manifesta l ’ antifascismo italiano oggigiorno , a distanza di quasi 80 anni dalla Liberazione ? Chi sono i giovani eredi di questa fede civile e chi invece si avvicina sempre di più alle idee dell ’ estrema destra ? Perché è così difficile dichiararsi antifascisti ?
Giovani protagonisti in primo piano
É innegabile che i giovani in Italia respirino un ’ aria di tensione politica . Nonostante minorenni , senza diritto di voto , molti studenti delle superiori sono coinvolti in associazioni e attività politiche locali . Il 7 febbraio , a Vicenza , mentre un componente
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di “ Azione Studentesca ”, movimento studentesco di estrema destra , faceva volantinaggio al di fuori di uno dei principali istituti nel centro della città , uno studente del liceo ha tentato di strappargli qualche foglietto di mano . La reazione dei membri nei confronti dell ’ alunno è stata immediata e violenta : lo hanno inseguito all ' interno dell ' istituto , dove aveva tentato di rifugiarsi , prendendolo a pugni alla testa e allo stomaco . L ' accaduto non si tratta solo di un incidente isolato , anzi , è solo uno dei molti episodi ( gravissimi ) sintomo delle tensioni che emergono ancora oggi per la polemica fascista nel panorama politico , già visti anche a Firenze e a Roma . L ’ episodio ha scatenato tale indignazione da parte degli studenti vicentini , e non solo , che pochi giorni dopo sono scesi in piazza in supporto del ragazzo aggredito per esprimere il dissenso collettivo nei confronti di ‘ ogni aggressione fascista ’. C ’ è chi dice che il fascismo è qualcosa del passato , confinato alla storia del Novecento , eppure , incidenti di violenza come questi accadono ancora . Le generazioni più giovani , i più lontani da ogni ricordo del ventennio fascista , risentono delle tensioni eredi del fascismo e ne diventano addirittura i protagonisti .
Perché è così difficile dichiararsi antifascisti ?
Da dove viene questa difficoltà nell ’ indentificarsi nella causa antifascista ?
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Trattandosi di un quesito che turba tutt ' ora , l ’ argomento in questione viene affrontato dallo storico Alessandro Barbero in un ’ intervista tenutasi l ’ anno scorso su TGLA7 . Il professore riflette su cosa significhi essere antifascisti dicendo che ‘ le cose simboliche sono importanti . Se noi oggi stiamo ancora qui , in un Paese che continua a spaccarsi tra chi sta con i partigiani e chi sta con i fascisti , allora vuol dire che queste non sono cose superficiali , sono cose radicate nell ’ identità italiana ’. L ’ antifascismo , dunque , è integrale alla cultura politica e pubblica italiana , sia come decisione ideologica consapevole , sia come religione civile . Riferendosi all ’ attuale situazione a Palazzo Chigi , Barbero sottolinea il problema nel fatto che ‘ chi sta al governo e dovrebbe aver giurato su una costituzione antifascista ; invece , faccia così fatica a dirsi antifascista , vuol dire che sei fascista fondamentalmente . Perché o l ’ uno o l ’ altro . E mi sembra una cosa inquietante ’. Il fascismo non esiste nella bolla storica in cui ha le sue origini .
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La fatica nel dichiararsi antifascisti è condizionata da quale parte d ' Italia si è cresciuti e con quali valori si è stati educati ; ma per Barbero dipende anche dall ’ evoluzione delle memorie di chi si ricorda del regime fascista e dall ’ altra parte da chi ricorda i partigiani e la Resistenza . Questa , secondo Barbero , è l ’ unica giustificazione possibile per spiegare questo divario in una situazione in cui non è mai stato più evidente che ci fosse una parte giusta e una sbagliata . Il 25 aprile è un rituale essenziale per commemorare il trionfo della democrazia sul totalitarismo . Festeggiare la Festa della Liberazione continuerà ad avere un immenso significato finché sussiste l ’ impronta del fascismo . In un ’ Europa dove le destre estreme si rifiutano di fare i conti con i propri passati totalitari , vivere l ’ antifascismo come religione civile collettiva è sempre più essenziale .
By Madelyn Duncan // Second Year ; Politics and French
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