Opinioni
Le parole di Christian Greco colpiscono per il loro contenuto e per il tono pacato e ragionevole. Negli ultimi anni in Italia non sono state poche le scene di scontro tra persone di ideologie e mentalità diverse. Tali discussioni sono spesso sfociate in insulti e i toni usati hanno lasciato un certo senso di amarezza in chi ascoltava. Nonostante le false accuse di discriminazione nei confronti degli italiani mosse da Giorgia Meloni, Greco è riuscito ad avere un confronto pacifico e razionale. Ha ricordato i successi degli ultimi anni del museo, i bilanci positivi degli ingressi e delle offerte; ha infine sottolineato il ruolo universale della cultura in un periodo di forte crisi sociale e politica. In un Paese dove il ritorno delle estreme destre spaventa la stampa internazionale, dove il leader della Lega Nord Matteo Salvini addirittura promuove una rimozione di massa degli immigrati affermando “Mass cleansing of Italy, street by street, neighbourhood by neighbourhood, square by square, and through use of force if need be” (TheGuardian, 21 Feb 2018) e dove un ex candidato della Lega Nord ha sparato contro alcuni immigrati a Macerata lo scorso febbraio, la cultura non può rimanere impassibile. Deve incentivare la sua universalità, come ha fatto Christian Greco con la sua offerta. Deve attivamente scendere in strada e rispondere alle accuse politiche. Deve promuovere razionalità e dialogo laddove la comunicazione avviene solo attraverso tweet velenosi e minacciosi. La razionalità e universalità della cultura, infatti, non possono che aiutare in questi periodi di crisi economica e sociale: curare quella mentalità così spesso irrazionalmente spaventata dal diverso, che non conosce distinzione tra lingue e religioni e non riesce ad accettare popolazioni e culture diverse dalle nostre.
Il museo egizio di torino
IMAGE SOURCE: MARCO POGGIARONI/FLICKR
Di: marzia bonansea