Il Fanciullo morso da un ramarro (1594)
Caravaggio è conosciuto anche per il potere narrativo delle sue opere, soprattutto per la resa drammatica delle scene religiose come nella sua opera La Cena in Emmaus (1601, National Gallery, Londra) e ne La cattura di Gesù Cristo (1602, Irish National Gallery, Dublino). Queste sono esposte insieme ad altre opere caravaggesche come Gesù e il tributo della moneta (1625, Scottish National Gallery) di Giovanni Serodine e Cristo fra i dottori (1613 circa, the Archdiocese of St Andrews and Edinburgh) di Antiveduto Gramatica.
Tuttavia, quello che rende questa mostra così unica è la presenza di opere di artisti che, invece di imitare lo stile di Caravaggio, hanno sviluppato proprie tecniche personali prendendo i pittori di Caravaggio come punto di partenza. L’influenza di Caravaggio resta tuttora importantissima grazie all’opera dei caravaggisti che ne hanno raccolto l’eredità. Si veda, ad esempio il potere narrativo e il chiaroscuro (il contrasto fra luci ed ombre) di Caravaggio utilizzato dagli artisti di tutto il mondo in maniera diversa, con le opere Salome riceve la testa del Battista (1630-32, National Gallery, Londra) di Matthias Stom e Giocatori di dadi di Nicolas Tournier (1620-25, Attingham Park, Inghilterra).
Il fenomeno del ‘Caravaggismo’ è internazionale; tanti artisti italiani, francesi, olandesi, fiamminghi e spagnoli erano colpiti dallo stile originale di Caravaggio. Oggi lui continua ad avere una forte presenza nel mondo dell’arte.
La mostra, nelle prossime date, sarà alla National Gallery of Ireland dall’ 11 febbraio al 14 maggio 2017 e si sposterà alle National Galleries of Scotland dal 17 giugno al 24 settembre 2017.
Olivia Brookhouse