“Essere o dover essere
il dubbio amletico contemporaneo
come l’uomo del neolitico
nella tua gabbia 2×3 mettiti comodo
intellettuali nei caffè, internettologi
soci onorari del gruppo dei selfisti anonimi
Lezioni di Nirvana
c’è il Buddha in fila indiana
per tutti un’ora d’aria, di gloria
la folla grida un mantra
l’evoluzione inciampa
la scimmia nuda balla
occidentali’s karma
occidentali’s karma
la scimmia nuda balla
occidentali’s karma”
Appuntamento annuale irrinunciabile per molti italiani, il Festival di Sanremo si pone ogni febbraio come una vetrina importante sulla canzone italiana. Sanremo, nome della ridente città ligure che ospita la manifestazione canora, è stato anche hashtag che ha marcato un altissimo numero di post in rete nella seconda settimana di febbraio, a riprova del fatto che il festival sia di anno in anno un evento sempre più “social”. Ed è proprio il “contagio dei social” una delle tematiche nascoste nella originalissima canzone regina della 67esima edizione, Occidentali’s Karma di Francesco Gabbani. Il cantante carrarese presenta un brano solo apparentemente frivolo e scanzonato, ma in realtà, ad una lettura più attenta del testo, intessuto di riferimenti colti. Parte col parafrasare in chiave ironica la dicotomia shakespeariana dell’ ”essere o non essere” che diventa “essere o dover essere”, con chiaro riferimento alla pressione sociale che ci costringe spesso a tradire la nostra vera essenza per apparire nel modo che più fa tendenza, in un mondo che ci ha trasformato in “selfisti anonimi” ed “internettologi”.
Valeria Barbuti