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Se aveste deciso di guardare la sfilata di Bottega Veneta per vedere qualcosa di rivoluzionario, sareste rimasti delusi. La collezione Primavera/Estate 2022 della casa di moda è, infatti, un modello di mediocrità. Dai cappotti giganti già visti tre anni fa nella sfilata Autunno/Inverno di Balenciaga, alle gonne con le frange che richiamano quelle modellate con le forbici dalle bimbe sulle loro Barbie, questa collezione riesce a catturare la nostra attenzione nel modo peggiore possibile. Unica nota positiva è il meraviglioso gruppo dinamico e variegato di modelle selezionate dalla marca. Una scelta che, tuttavia, ha catalizzato l’attenzione dello spettatore a scapito dei capi indossati.
Se con tutta probabilità i colori delle collezioni Autunno/Inverno saranno attenuati, delicati e addirittura minimalisti, la palette Primavera/Estate, invece, prevede scrupolosamente una ridotta gamma di colori fra il grigio e il verde. Seguendo la tendenza di quest’anno, la marca ha puntato tutto sul verde come colore dell’estate, ma se si tratta o meno di una scelta riuscita resta -per il momento- un mistero. Detto questo, il grigio è sicuramente in grado di esaltare i verdi rendendoli più brillanti e funziona pure per reindirizzare l’attenzione degli spettatori verso accessori e scarpe -coloratissimi e dalle forme uniche- che rappresentano i top-products della marca. In ultimo è necessario ricordare che si tratta di una collezione prêt-à-porter e, in quanto tale, non dovremmo pretendere che i capi siano all’avanguardia.
Recensione della collezione prêt-à-porter Primavera/Estate 2022 di
Bottega Veneta
Photos from Vogue Magazine