LA CIVETTA December 2019 | Page 38

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Intervista con

Teresa Bellanova

Ministro dell'Agricoltura

Il 5 settembre 2019, 21 ministri hanno pronunciato questa formula davanti al Presidente della Repubblica al Palazzo del Quirinale, facendo prendere forma, così, al nuovo governo italiano. È il cosiddetto Governo Conte Bis, creatosi da un accordo tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico in seguito alla crisi che ha portato alle dimissioni del precedente. Solo 7 dei neo-ministri in carica sono donne: un numero che lascia ancora scontento chi vorrebbe più presenza femminile in contesti in cui – da sempre – si è abituati a rapportarsi con il mondo maschile. Tuttavia, come si dice, 7 è il numero perfetto… Che sia, questo, l’inizio di un cambiamento?

Tra di loro, Teresa Bellanova, la nuova Ministra dell’Agricoltura. La storia di Teresa Bellanova è una storia fatta di sacrifici, duro lavoro e passione politica. Nasce il 17 agosto del 1958 a Ceglie Messapica, un piccolo paese della provincia brindisina, territorio di uliveti e mare, ma anche di braccianti e caporali. A soli 14 anni inizia a lavorare nei campi, vivendo sulla propria pelle i soprusi dei più forti. Così, nasce la voglia di impegnarsi per aiutare il proprio territorio: si interfaccia con un nuovo ambiente, quello dei sindacati, attraverso i quali inizia a lottare per mettere fine al caporalato, al lavoro in nero e allo sfruttamento. A 15 anni è capolega della Federazione dei Braccianti della CGIL di Ceglie: un ruolo di spicco che la vede protagonista fin dalla giovane età. A una rapida ascesa nel mondo sindacale, segue un’altrettanta gratificante scalata nel mondo politico: nel 2006 entra in Parlamento da Deputata dei Democratici di Sinistra fino ad arrivare a ricoprire la carica di Sottosegretario di Stato nel 2014 e Viceministra dello Sviluppo Economico nel 2016. Da quest’anno, nuove responsabilità la attendono: “Io nasco bracciante – afferma al Tg2 – e oggi ho la grande opportunità di stare in questo ministero e di corrispondere, positivamente spero, alle tante cose che ho detto nella mia vita e che hanno segnato il mio percorso professionale e di vita”. Nel giorno della sua firma, Teresa Bellanova corona la sua battaglia per i lavoratori, dedicando il giuramento alle amiche braccianti che, schiacciate dal sistema del caporalato, non hanno potuto avere le sue stesse opportunità.

Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione.