LA CIVETTA December 2016 | Page 59

BY CAM HENDERSON

Non sembra probabile. Gli auspici per gli italiani che hanno allenato il Chelsea sotto Abramovich sono particolarmente cattivi. Ce ne sono stati tre: Claudio Ranieri, Carlo Ancelotti e Roberto di Matteo.

I piU sconvolgenti licenziamenti sono stati quelli di Ancelotti e di di Matteo. Nella sua prima stagione, Ancelotti ha vinto il double nazionale, cioè la Premier League e la FA Cup. Ha vinto il campionato segnando 103 gol e diventando la prima squadra nella storia della Premier League a realizzare tale impresa. La sua seconda stagione non ha portato nessun trofeo ma ha guidato il Chelsea al quarto di finale della Champions League e un’ammirevole seconda posizione nella Premier League. Non è stato abbastanza per Abramovich che lo ha licenziato solo due ore dopo la sconfitta nell’ultima giornata. La sua percentuale di partite vinte è la terza migliore nella storia della Premier League. Di Matteo ha vinto la Champions League per la prima volta nella storia della società. Tuttavia, dopo un periodo di nove partite, tutte competizioni di cui non ne ha vinta nessuna, anche lui è stato esonerato solo quattro mesi dopo aver realizzato la conquista più grande nella storia della società. Sembra che nemmeno tali risultati contino molto.

Ma torniamo a Conte adesso. Con i bianconeri ha vinto tre scudetti di seguito, migliorando ogni volta. Nell’ultima stagione, il giornalista Alessandro Alciato nel suo libro Metodo Conte, ci rivela la sua mentalità meticolosa. Dopo 37 partite, la Juve aveva 99 punti. Con lo scudetto già vinto qualche settimana prima, nell’ultima partita contro il Cagliari, persino i suoi giocatori erano rilassati. Fin troppo per Conte. Il veterano portiere Gigi Buffon voleva mettere in chiaro la questione dei compensi dovuti alla squadra per la vittoria del campionato. Conte è andato su tutte le furie. Ha aggredito Buffon: “Non voglio sentire altro... Sei una delusione... Come il resto di questi cretini”.

In un altro contesto, un’invettiva di tal genere avrebbe potuto provocare effetti negativi. Gli Juventini invece si sono resi conto del messaggio. Juve 3, Cagliari 0. Per certi versi il Chelsea è in una posizione migliore di quanto non fosse la Juve quando Conte è diventato il loro allenatore. La Vecchia Signora non ha vinto nessun trofeo dopo Calciopoli nel 2006. Anche se il Chelsea è finito al decimo posto la scorsa stagione, c’è ancora il nucleo della squadra che ha vinto la Premier League nel 2014-15.

Con Conte non ci si annoierebbe mai.

Con la Juve e gli Azzurri ha sperimentato diverse strategie di gioco ma alla fine ha optato per una formazione con tre in difesa. Senza difensori della qualità che aveva nelle società precedenti, ci sono stati dubbi che Conte potesse riprodurre lo stesso effetto. Ma dopo due sconfitte in partite importanti contro l’Arsenal e il Liverpool – dove ha giocato 4-2-3-1 – ha cambiato a 3-4-3. L’effetto è stato eccezionale. Su cinque partite il Chelsea le ha vinte tutte, segnando sedici gol e concedendone zero. In quel periodo ha battuto il Manchester United 4-0 e l’Everton 5-0. Gli è stato per questo conferito il titolo di Manager of the Month di ottobre.

Tutto sembra straordinario. Ha scoperto una strategia in cui David Luiz ha la protezione di due difensori accanto a sè. Una strategia in cui c’è un ruolo per l’uomo dimenticato, Victor Moses, come laterale. Una strategia in cui Eden Hazard, il giocatore di più talento della squadra, ha la libertà di attaccare senza responsabilità difensive.

Insomma, Conte sembra aver scoperto come migliorare un Chelsea che è stato un’amara delusione l’anno scorso. Ovviamente, momenti più difficili verranno, quando i risultati non andranno più tanto bene. Sarà in questi momenti che vedremo se Abramovich avrà la pazienza – la maturità – di guardare a lungo termine. Come abbiamo visto con tanti allenatori, in particolare i due compatrioti di Conte, Abramovich sembra impossibile da soddisfare. A Conte serve tempo però, per costruire la stessa forza che ha creato alla Juventus. Forse un Chelsea più stabile non ci sarà mai finché Abramovich rimane. Lo scopriremo solo vivendo. Ma una cosa è sicura. In questo momento, i tifosi del Chelsea stanno pregando che il proprietario della loro squadra cambi opinione.

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