LA CIVETTA December 2016 | Page 15

Che cosa vuoi dire quando affermi che gli inglesi non stimano gli italiani? Perché no?

Quella frase non l'ho detta io ma uno dei personaggi del film e credo che in parte sia vera. L'amore per l'Italia e gli italiani è legato ad un aspetto emozionale e istintivo mentre la stima rientra più nella sfera razionale . Capita quindi di scontrarsi con i difetti sociali e attitudinali degli italiani che mandano in tilt il sistema razionale ed emotivo che scaturisce una disistima.

Che significato hanno i nomi dei capitoli del film? Perché hai scelto di strutturare il film in questo modo? 

Ho deciso di strutturare il film in capitoli per rappresentare le varie fasi di una psicoanalisi collettiva dell'emigrante italiana. Ogni capitolo è una fase che vive l'emigrante e che lo pone di fronte all'autoanalisi e alla coscienza

di se e della sua situazione.

In fondo l'ho vissuta anche io.

Secondo te, dopo la Brexit, è cambiato l'impatto del film? C’è qualcosa del film che ora cambieresti se potessi?

Chiaramente dopo la Brexit leggo il film con una nuova chiave di lettura. La cosa incredibile è che tutto quello che spinge milioni di persone a spostarsi verso il Regno Uniti potrebbe ridursi e modificarsi. L'illusione dell'Eldorado inglese potrebbe svanire e questo film racconta una Londra che potrebbe, nel prossimo futuro, rimanere solamente un ricordo.

Ovviamente ci sono alcune cose del film che cambierei ma, come quando si crea un quadro, una scultura o si partorisce un bambino, non puoi tornare indietro o rimetterci mano. Mi piace molto così com’è e stiamo solamente realizzando delle versioni più brevi per la distribuzione televisiva e online.

il regista

Luca Vullo

il dipartimento

intervista a cura di tom proUdfoot