primo piano
insieme di edifici o di aree urbane; per la Riqualificazione di edifici dismessi e degradati.
Viene rivista la disciplina del Contributo di costruzione (art. 87 e seguenti), con la previsione di alcune ipotesi di riduzione ed esenzione.
Viene incentivato il recupero del patrimonio edilizio esistente, in un’ottica di risparmio del consumo
del suolo, attraverso demolizioni e ricostruzioni, anche con spostamento di volumi a fronte di bonus e
crediti edilizi. In questo contesto emerge in particolare
la possibilità di “spostare” volume esistente, anche
attraverso procedure compensative (art. 27) e perequative (art. 26), prevedendo di posizionare il nuovo volume in area diversa, liberando al contempo l’area occupata dall’edificio esistente posta all’esterno delle
aree urbane insediate o che in ogni caso presenta volumi ormai incongrui rispetto al contesto esistente.
Tra le norme significative emerge inoltre l’introduzione del Regolamento urbanistico-edilizio provinciale unico (art. 74) e del Regolamento edilizio comunale (art. 75), che mirano alla standardizzazione
dei comportamenti dei Comuni sull’intero territorio.
In particolare il nuovo Regolamento urbanistico-edilizio provinciale conterrà una serie di disposizioni sia
urbanistiche che edilizie uniformi su tutto il territorio
provinciale: parametri edilizi e urbanistici, criteri per
il loro calcolo, disciplina integrativa degli standard e
di dettaglio dei parcheggi e delle fasce di rispetto, mo-
riforme
dalità di presentazione dei progetti, documentazione
accompagnatoria essenziale per iniziare i lavori (e che
sarà ridotta rispetto a quella attualmente necessaria) e
modalità di calcolo dei contributi di costruzione. Il Regolamento andrà inoltre a sintetizzare tutta la regolamentazione contenuta nelle deliberazioni esistenti
(unificazione delle fonti) e, per garantire la semplificazione, i contenuti del Regolamento unico non potranno essere ripetuti né nei regolamenti edilizi comunali
né nelle norme tecniche di attuazione dei PRG.
La Provincia si è data 8 mesi di tempo (art. 124)
per redigere il Regolamento Unico Provinciale, che,
come ha precisato l’assessore, sarà vincolante, metterà ordine nelle tante norme, impedirà modifiche
per garantire la maggior uniformità possibile.
I Regolamenti edilizi comunali non potranno essere
diversi se non su alcuni aspetti accessori (ad esempio sugli esterni, sull’edilizia sostenibile, alcune norme igieniche, cartelli pubblicitari…) che necessariamente sono
diversi da comune a comune. Si concentreranno soprattutto sui parametri per favorire l’edilizia sostenibile, aspetti igienici e di ornato relativi alle unità abitative e alla sistemazione esterna degli edifici (piano
colore), definizione delle zone di preferenza per l’installazione degli impianti di telecomunicazione, i criteri localizzativi per l’apposizione di cartelli pubblicitari all’interno dei centri abitati.
(Marzia Albasini, 5.8.2015)
Anno LXVI N. 9 Settembre 2015