associazione
anap
«Sono dati drammatici, ma purtroppo in linea con
quelli della povertà nel suo complesso – ha affermato
don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana –.
Per invertire la rotta serve un lavoro comune fatto di
alleanze e appare sempre più necessario uno sforzo
congiunto, che sappia incrementare la capacità di intercettare le varie situazioni di povertà del territorio».
Per facilitare la comprensione dei dati l’Italia è stata
suddivisa in tre macro aree: Nord, Centro, Sud e Isole.
Per quanto riguarda l’Italia del Nord in sette anni
(2006-2013) la povertà sanitaria è cresciuta del 71,91%
passando da una richiesta dagli enti assistenziali di
255.783 confezioni di medicinali alle attuali 439.719.
In un contesto di crescita del disagio dobbiamo registrare anche un incremento dei farmaci donati passando
dalle 192.490 confezioni del 2006 alle 255.338 del 2013
(fino al mese di luglio compreso). Cresce la povertà, ma
aumenta al Nord anche la solidarietà di chi decide di
donare un farmaco a chi non se lo può permettere.
Nel Centro Italia la richiesta di farmaci in sette
anni è cresciuta in maniera esponenziale passando
dalle 32.718 confezioni del 2006 alle 188.560 del
2013 (fino al mese di luglio compreso). Un incremento percentuale del 476,32%. Anche in questo caso abbiamo assistito alla crescita corposa della solidarietà
che ha fatto registrare l’incremento dei farmaci donati del 94,24% passando dalle 23.670 confezioni alle
attuali 46.034.
Al Sud Italia e nelle Isole la crescita del fabbisogno farmaceutico è cresciuta in maniera contenuta attestandosi attorno al 33,42% nei sette anni presi a
campione. Si è passati dalle 91.890 confezioni di farmaci richiesti dagli enti nel 2006 alle 122.600 confezioni del 2013 (fino a luglio compreso). Modesto l’incremento dei farmaci donati con una variazione in
sette anni del 2,46% passando dalle 46.556 confezioni raccolte alle 47.699 dei primi sette mesi del 2013.
Facendo una comparazione dei dati emersi dobbiamo registrare che il fabbisogno sanitario in percentuale è aumentato, soprattutto, al Centro a causa dei
valori bassi di richiesta di partenza. Se invece si valuta
l’aumento numerico dei farmaci il Nord è primo in
classifica con quasi 200mila confezioni in più di m