focus
del lavoro, in quanto gli aumenti salariali
costituiscono di fatto il ristorno di una
parte della redditività che il sistema ha accumulato nell’esercizio precedente e che
eroga nell’esercizio successivo. La variabilità è assicurata nel senso che laddove la
redditività aumenta, aumenta la quota salariale contrattata con il Sindacato da destinare ai lavoratori, mentre se la redditività diminuisce, diminuisce anche la quota
di salario.
Il principio che viene quindi assunto
con questo meccanismo è la piena fiducia
nel dialogo sociale e il riconoscimento della serietà e correttezza dell’Associazione
Artigiani in relazione agli elementi oggettivi, trasparenti e pienamente verificabili
che scaturiscono dalla banca dati di Trentino Imprese.
Infine va evidenziata la fortissima
valenza “culturale” del metodo, dal momento che le Organizzazioni Sindacali
sono coinvolte nelle problematiche reddituali del sistema e vengono responsabilizzate nella relazione con il mondo
della piccola e micro impresa, riuscendo
a rappresentare concretamente i lavoratori dell’artigianato.
Questo modello è possibile da un lato
grazie a una certa lungimiranza della dirigenza sindacale trentina e alla sua volontà
di rapportarsi con il mondo dell’artigianato storicamente assente nell’agenda dei
rappresentanti dei lavoratori; dall’altro è
facilitato dall’unicità della rappresentanza imprenditoriale costituita dall’assoluta
prevalenza dell’Associazione Artigiani, che
ha semplificato le possibilità di dialogo e di
proposta.
La discussione appena iniziata a livello
nazionale sul modello contrattuale sta guardando con molto interesse a questa nostra
positiva esperienza. Certo le differenze sono
immense fra le dimensioni del sistema trentino e quelle di un sistema nazionale con
enormi difficoltà di reperire un dato oggettivo, certificabile e pienamente riconosciuto dalle parti sociali. Rimane comunque la
nostra soddisfazione di aver fornito un interessante spunto al panorama nazionale, in
questo momento particolarmente bisognoso di sollecitazioni innovative.
ANNO LXVII / n. 5 / maggio 2016 / L’ARTIGIANATO
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