L' Artigianato Maggio 2016 | Page 4

il punto

Il 29 settembre 2015 la nostra Giunta provinciale ha incontrato la Commissione Statuto esprimendo le proprie indicazioni e raccomandazioni . La Commissione Statuto le ha raccolte , ha chiuso la propria attività – non prima di stabilire che , una volta approvata la bozza di statuto , avrebbe viaggiato nei territori per presentare ai delegati il nuovo testo – ed ha lasciato ai funzionari dell ’ Associazione il compito di verificare con il notaio la bontà e coerenza delle nuove regole . Verifica effettuata in più riprese e conclusa l ’ 11 aprile 2016 con alcuni suggerimenti tecnici che i funa proposito di statuto

di Roberto De Laurentis

Nei giorni scorsi la stampa locale ha dato spazio alla voce di quanti dall ’ interno dell ’ Associazione Artigiani , delegati o figure con un ruolo sindacale , hanno voluto contestare le ipotesi di modifica formulate sul nostro statuto . Ora – anche a prescindere dal perlomeno strano comportamento di delegati che si sono rivolti ai giornali senza avere portato prima dentro l ’ Associazione i dubbi , le perplessità , le opinioni contrarie ( ma non mi stupirei affatto se fossero gli stessi che inneggiano alla sacralità dello statuto ed invocano il rispetto delle regole ) – nell ’ ascoltare i commenti e le domande di molti associati ho avuto la netta sensazione che , dalla lettura dei giornali , non si è capito cosa stia accadendo . Peraltro come di regola avviene , quando chi parla sa e chi scrive non conosce . Da qui l ’ esigenza di provare a mettere le cose nella corretta sequenza – e nella giusta luce – con la semplicità , la chiarezza , la pulizia che mi appartengono . Ma andiamo con ordine .

Fino a giugno 2015 , la Commissione Statuto – guidata da Alberto Dalla Pellegrina ed autentica emanazione dei territori – aveva elaborato una serie di regole , in sostituzione delle attuali , con l ’ o- biettivo di migliorare l ’ operatività tanto della struttura organizzativa quanto della macchina politica associativa . E la necessità di regole nuove era nata anche da alcune domande tipo .. che senso ha avere un ’ assemblea generale costituita da 530 delegati se solo poche decine sono quelli che si impegnano e lavorano ? che senso ha mantenere un rappresentante in ogni piccolo comune se si ragiona in termini di sovra-comunalità ? quale rappresentanza hanno le categorie se lo statuto attuale fa riferimento solo ai territori ? perché non smagrire la procedura elettiva degli organi provinciali che dura quasi cinque mesi ? .. ed altre ancora .
A lavoro quasi ultimato , il 30 giugno 2015 , la nostra Giunta provinciale si esprimeva sul numero dei mandati concessi ai presidenti ( provinciale , territoriale , di categoria ) indicandone il limite in due consecutivi . E qui desidero ricordare due cose . La prima . La Giunta provinciale manifesta solo una indicazione che rimane tale , in quanto le decisioni inerenti allo statuto sono competenza esclusiva del Consiglio Direttivo Provinciale , esattamente come recita lo statuto . La seconda . A fine della discussione metà dei componenti la nostra Giunta si era espressa per il limite di due mandati e l ’ altra metà aveva taciuto . Al contrario , chi scrive era uscito dalla sala – per non condizionare lo scambio di vedute sul tema – e , una volta rientrato , ha dichiarato di ritenere valido il limite dei due mandati . Come possono confermare sia i membri della Giunta sia la lettura del relativo verbale .
2 L ’ ARTIGIANATO / ANNO LXVII / n . 5 / maggio 2016