L' Artigianato Maggio 2016 | Page 20

dall’associazione calo del credito alle imprese artigiane di Stefano Frigo Prosegue il calo del credito alle imprese artigiane: -5,0% a marzo 2015. L’analisi per territorio. L a politica monetaria espansiva sta proseguendo nell’azione d riduzione dei tassi di interesse, ma nel contempo persiste la diminuzione dei prestiti alle imprese: a maggio 2015 i prestiti segnano un calo del 2,3% per le imprese con meno di 20 addetti, non modificando il trend rispetto al -2,4% di aprile e al -2,2% rilevato a giugno 2014. Il totale delle imprese mostra una flessione dei prestiti dell’1,6% in miglioramento rispetto ad aprile (-1,9%) grazie alla performance delle imprese medio-grandi (-1,4%) che da dicembre 2014 mostrano una flessione meno intensa rispetto alle piccole imprese e in riduzione. In Italia le società non finanziarie – escluse le famiglie produttrici – a maggio 2015 pagano sui nuovi finanziamenti un tasso di interesse del 2,17%, 18 punti base in più rispetto a quello medio dell’Eurozona a 19 (1,99%): il tasso italiano è superiore a quello europeo da oltre tre anni e mezzo, ma il fenomeno è in attenuazione (un anno prima il gap era pari a 67 punti base). Il costo del credito per le imprese in Italia è inferiore solo a quello rilevato in Spagna (2,67%) e in un anno il tasso scende di 112 punti base, il calo più intenso tra i Paesi in esame. Prestiti e investimenti Tra giugno 2011 e marzo 2015 risultano decimati i prestiti alle imprese (-10,6% a prezzi correnti), pari a un calo cumulato di 105,9 miliardi di euro; nello stesso periodo si affianca una diminuzione 18 L’ARTIGIANATO / ANNO LXVII / n. 5 / maggio 2016 degli investimenti fissi lordi – a valori grezzi correnti – di 51,6 miliardi di euro (-15,9%); al contrario la dinamica sia dei prestiti che degli investimenti è in territorio positivo in Francia e Germania. Prestiti all’artigianato per regione e provincia Permangono critiche le condizioni sul mercato del credito all’artigianato. L’analisi – resa possibile grazie alla collaborazione con Artigiancassa – di questo segmento del mercato del credito a marzo 2015 registra prestiti per 46.797 milioni di euro, con un calo del 5,0% nell’ultimo anno; il calo dei prestiti all’artigianato prosegue da due anni e a marzo 2015 si osserva una accelerazione del fenomeno rispetto al -3,8% di dicembre 2014 e al -3,5% di un anno prima. La flessione è diffusa in tutte le regioni, una sostanziale stabilità solo in Valle d’Aosta (+0,1%) e Umbria (-0,2%), con cali meno accentuati in Sardegna e Toscana (entrambe a -3,2%). Solo in tre province si registra un aumento dei prestiti all’artigianato (Livorno a +1,1%, Perugia a +0,5% e Aosta a +0,1%), mentre all’opposto in 55 province si registra una diminuzione superiore alla media (-5,0%). La dinamica tendenziale dei prestiti all’artigianato migliora rispetto a quella registrata nel trimestre precedente solo in 2 regioni su 20: la Valle d’Aosta, che passa in campo positivo (da -0,7% a +0,1%) e l’Umbria (da -3,9% al -0,2%). In 107 province su 110 si registra un calo tendenziale dei prestiti all’artigianato e solo un quinto delle province (23) mostra riduzione o stabilità della flessione rispetto al calo osservato nel trimestre precedente. A fronte di un peso medio del credito all’artigianato sull’ammontare dei prestiti al totale imprese del 5,2%, in 9 province tale peso è superiore al 10%.