dall’associazione
calo del credito
alle imprese artigiane
di Stefano Frigo
Prosegue il calo del credito alle imprese
artigiane: -5,0% a marzo 2015.
L’analisi per territorio.
L
a politica monetaria espansiva sta proseguendo nell’azione d riduzione dei
tassi di interesse, ma nel contempo
persiste la diminuzione dei prestiti alle
imprese: a maggio 2015 i prestiti segnano
un calo del 2,3% per le imprese con meno di
20 addetti, non modificando il trend rispetto al -2,4% di aprile e al -2,2% rilevato a giugno 2014. Il totale delle imprese mostra una
flessione dei prestiti dell’1,6% in miglioramento rispetto ad aprile (-1,9%) grazie alla
performance delle imprese medio-grandi
(-1,4%) che da dicembre 2014 mostrano una
flessione meno intensa rispetto alle piccole
imprese e in riduzione.
In Italia le società non finanziarie –
escluse le famiglie produttrici – a maggio
2015 pagano sui nuovi finanziamenti un
tasso di interesse del 2,17%, 18 punti base
in più rispetto a quello medio dell’Eurozona a 19 (1,99%): il tasso italiano è superiore a quello europeo da oltre tre anni e
mezzo, ma il fenomeno è in attenuazione
(un anno prima il gap era pari a 67 punti
base). Il costo del credito per le imprese in
Italia è inferiore solo a quello rilevato in Spagna (2,67%) e in un anno il tasso scende di
112 punti base, il calo più intenso tra i Paesi
in esame.
Prestiti e investimenti
Tra giugno 2011 e marzo 2015 risultano
decimati i prestiti alle imprese (-10,6%
a prezzi correnti), pari a un calo cumulato di 105,9 miliardi di euro; nello stesso periodo si affianca una diminuzione
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L’ARTIGIANATO / ANNO LXVII / n. 5 / maggio 2016
degli investimenti fissi lordi – a valori
grezzi correnti – di 51,6 miliardi di euro
(-15,9%); al contrario la dinamica sia dei
prestiti che degli investimenti è in territorio positivo in Francia e Germania.
Prestiti all’artigianato
per regione e provincia
Permangono critiche le condizioni sul mercato del credito all’artigianato. L’analisi
– resa possibile grazie alla collaborazione
con Artigiancassa – di questo segmento
del mercato del credito a marzo 2015 registra prestiti per 46.797 milioni di euro, con
un calo del 5,0% nell’ultimo anno; il calo
dei prestiti all’artigianato prosegue da due
anni e a marzo 2015 si osserva una accelerazione del fenomeno rispetto al -3,8%
di dicembre 2014 e al -3,5% di un anno
prima. La flessione è diffusa in tutte le regioni, una sostanziale stabilità solo in Valle
d’Aosta (+0,1%) e Umbria (-0,2%), con cali
meno accentuati in Sardegna e Toscana
(entrambe a -3,2%). Solo in tre province
si registra un aumento dei prestiti all’artigianato (Livorno a +1,1%, Perugia a +0,5%
e Aosta a +0,1%), mentre all’opposto in 55
province si registra una diminuzione superiore alla media (-5,0%). La dinamica
tendenziale dei prestiti all’artigianato migliora rispetto a quella registrata nel trimestre precedente solo in 2 regioni su 20: la
Valle d’Aosta, che passa in campo positivo
(da -0,7% a +0,1%) e l’Umbria (da -3,9% al
-0,2%). In 107 province su 110 si registra
un calo tendenziale dei prestiti all’artigianato e solo un quinto delle province (23)
mostra riduzione o stabilità della flessione rispetto al calo osservato nel trimestre
precedente. A fronte di un peso medio del
credito all’artigianato sull’ammontare dei
prestiti al totale imprese del 5,2%, in 9 province tale peso è superiore al 10%.