dall’associazione
LINEE DI INDIRIZZO PER LA CRESCITA
ECONOMICA DEL TRENTINO
Approvato dalla Giunta camerale
il contributo propedeutico alla stesura
del Documento di economia e finanza
provinciale 2016.
L
e novità introdotte dall’Accordo di programma, sottoscritto dalla Camera di
Commercio e dalla Provincia autonoma di Trento, costituiscono un’opportunità di cooperazione interistituzionale
che segna l’avvio di un “nuovo modello di
governance” del sistema trentino e favoriscono la costruzione di un linguaggio comune e
l’integrazione di conoscenze e competenze
per la soluzione dei problemi collettivi.
L’elaborazione delle “Linee programmatiche per la crescita economica del Trentino”, recentemente approvate dalla Giunta camerale, figura tra gli impegni previsti
dall’Accordo di programma – che ribadisce
le funzioni di rappresentanza unitaria e di
interesse generale del sistema delle imprese proprie della Camera di Commercio – e
costituisce un contributo propedeutico al
lavoro di stesura del Documento di economia e finanza provinciale 2016.
Nello specifico, il lavoro è partito dalla
lettura dell’economia trentina e di ciò che
esprimono le imprese per indicare alcune direttrici verso cui indirizzare l’azione
pubblica e si è avvalso del supporto di alcuni specialisti di tematiche economiche,
ciascuno esperto in un preciso settore
analitico, per sondare nei particolari la
realtà attuale e interpretare i segnali delle
dinamiche in atto. Per bilanciare la parte teorica con un indispensabile apporto
pratico sono state inoltre rielaborate le testimonianze di alcuni imprenditori, selezionati in modo da avere un quadro rap-
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L’ARTIGIANATO / ANNO LXVII / n. 5 / maggio 2016
presentativo del tessuto socioeconomico
attivo in provincia di Trento.
In un’analisi delle dinamiche di più lungo periodo sono stati riconsiderati i vantaggi e gli svantaggi dell’economia locale.
I risultati confermano che qualche passo in avanti è stato fatto, ma che ci sono
nuove criticità pronte a manifestarsi con
maggiore e più urgente chiarezza. Queste riguardano una bassa capacità di fare
sistema, che ci sollecita la costruzione di
reti capaci di legare aziende e comunità;
l’abitudine a privilegiare la quantità, che
intacca non solo il settore manifatturiero
ma anche quello dei servizi; un approccio
innovativo limitato e ancora troppo concentrato sull’aspetto tecnologico a scapito di altre possibili applicazioni.
A fronte di queste criticità, di cui è bene
avere coscienza, sono state individuate
quattro strategie in base alle quali tratteggiare un nuovo modo di fare impresa:
1. applicare l’innovazione a tutti i livelli
secondo un approccio versatile ed elastico;
2. aprirsi ai mercati internazionali per accelerare lo sviluppo e innescare un circolo virtuoso che incentivi l’innovazione;
3. puntare sulla centralità del cliente per
attribuire maggior valore alla qualità
del prodotto;
4. investire sul capitale umano, sulla sua
formazione e sul coinvolgimento dei collaboratori negli obiettivi dell’impresa.
In Trentino ci sono esempi di aziende
che hanno già adottato questo cambiamento culturale ottenendo un aumento
del livello di competitività. Si tratta di un
modus operandi basato sull’applicazione
di concetti cardine come quello di responsabilità territorial