L' Artigianato Maggio 2015 | Page 21

associazione un valore totale di 1,8 miliardi di euro. Ciascuna istanza ha un importo medio di 98mila euro. Insomma, nonostante i passi in avanti il problema rimane e i ritardi di pagamento continuano a preoccupare le imprese che forniscono beni e servizi agli Enti pubblici. Nonostante la legge che fissa a 30 giorni i tempi per saldare le fatture. «I debiti – sottolinea Cesare Fumagalli, Segretario Generale di Confartigianato – vanno pagati in 30 giorni. Oggi così non è. È vero che è diminuito l’enorme ritardo registrato negli anni scorsi. Ma il no- pagamenti stro obiettivo, su cui non molleremo, è fare in modo che il rispetto di questo termine diventi prassi ordinaria per i rapporti commerciali con la Pubblica Amministrazione e da lì si trasferisca a tutti i rapporti tra i soggetti privati. Oggi siamo ancora lontani, ma Confartigianato non smetterà di combattere in questa direzione». E ora a complicare le cose arrivano meccanismi come lo split payment e il reverse charge che, in nome della lotta all’evasione fiscale, sottraggono ulteriore liquidità alle imprese italiane che lavorano con la Pubblica Amministrazione. Anno LXVI N. 5 Maggio 2015