associazione
pagamenti
Ritardi nei pagamenti
alle imprese
Entro il 21 settembre 2014 lo Stato avrebbe dovuto pagare tutti i debiti verso
le imprese fornitrici di beni e servizi, ma finora sono stati erogati solo 36,5
miliardi dei 56,3 messi a disposizione.
di Stefano Frigo
sentire il Presidente del Consiglio, Matteo
Renzi, lo Stato avrebbe dovuto pagare tutti
i suoi debiti verso le imprese fornitrici di
beni e servizi entro il 21 settembre 2014. Qualcosa,
però, deve essere andato storto, perché, dei complessivi 56,3 miliardi messi a disposizione per saldare i debiti maturati a dicembre 2013, finora sono
stati erogati 36,5 miliardi.
Certo, negli ultimi mesi qualcosa si è mosso. I dati
più recenti forniti dal Ministero dell’Economia dicono che tra ottobre 2014 e gennaio 2015 sono state liquidate fatture arretrate per 4 miliardi.
A
Ma il traguardo dell’azzeramento dei debiti dello
Stato verso le imprese è ancora lontano. La piattaforma informatica realizzata dal Ministero dell’Economia per consentire agli imprenditori di certificare i
crediti e farsi pagare le fatture registra un aumento costante di richieste, molte delle quali però rimangono
senza risposta.
Confartigianato ha rilevato che il 19,9% delle
istanze di pagamento non ricevono riscontro da
parte della Pubblica Amministrazione sulla Piattaforma per la certificazione dei crediti. Per la precisione,
sono in stand by 18.236 richieste di certificazione per
Pil, l’Italia vede
la fine della recessione
nei due trimestri precedenti (-0,2% tra aprile e giugno
e -0,1% tra luglio e settembre). I due trimestri di calo del
Pil indicavano per il nostro Paese una recessione tecnica.
Crescita zero nel quarto trimestre 2014.
Lo scorso anno si è chiuso in negativo, ma negli
ultimi mesi si è arrestata la caduta. Bankitalia:
«Cala il debito pubblico».
Stop alla recessione. Lo afferma l’Istat secondo cui «nel
quarto trimestre la crescita del Pil italiano è stata pari
a zero». Tra ottobre e dicembre infatti il Prodotto interno
lordo è rimasto invariato rispetto ai tre mesi precedenti.
Su base annua invece, secondo le prime stime dell’Istituto
di statistica, il Pil è diminuito dello 0,4% nel 2014.
Terzo anno consecutivo di calo Il 2014 è il terzo anno
consecutivo di calo per il Pil italiano. Il -0,4% calcolato
dall’Istat in base alle prime stime sulla media dei
trimestri segue infatti il crollo del 2,3% del 2012
e il -1,9% del 2013. Le ultime stime del governo per
l’anno scorso indicavano un calo dello 0,3%.
Niente segno più dal 2011 Sono 14 i trimestri senza
crescita per l’economia italiana. Secondo i dati Istat,
il Pil non aumenta nel nostro Paese dal secondo
trimestre 2011. Tuttavia, la variazione nulla dell’ultima
parte del 2014 segna un arresto della caduta registrata
18 l’Artigianato
Anno LXVI
N. 5
Maggio 2015
Bankitalia: giù debito pubblico Il debito delle
Amministrazioni pubbliche è sceso a dicembre di circa
26 miliardi di euro rispetto al mese precedente,
portandosi a 2.134,9 miliardi. Lo comunica Bankitalia
nel Supplemento al Bollettino statistico sulla finanza
pubblica. A fine 2013 il debito era pari a 2.068,7 miliardi,
pari al 127,8% del Pil.
Sorride la Germania, ok la Francia Se l’Italia vede la
fine della recessione, la Germania parla con tranquillità
di crescita. Il 2014, per Berlino, si è chiuso con il Pil a
+1,6%, leggermente meglio delle stime iniziali (+1,5%).
Bene anche la Francia che, nonostante un rallentamento
a +0,1% nel quarto trimestre 2014, conclude l’anno
con una crescita dello 0,4%. Per il 2015, l’esecutivo
transalpino prevede una crescita a +1%.
Grecia peggio di stime Il Pil della Grecia nel qua