primo piano
manifestazione
La nostra
prova di forza
Sabato 13 giugno più di 1.500 artigiani
hanno partecipato alla manifestazione
di protesta contro lo stato attuale
in cui langue l’economia trentina.
L’evento è andato in scena al Teatro
Sociale di Trento e in piazza Cesare
Battisti. In un’ora il nostro numero
uno Roberto De Laurentis ha fatto
il punto della situazione davanti al
Presidente della Provincia Ugo Rossi
e tanti altri rappresentanti politici.
Pur ritenendo molto importante
e riuscito l’avvenimento in questione
riteniamo centrale pubblicare
il documento presentato mercoledì 17
allo stesso Rossi e contenente
le nostre proposte. In questo modo
tutti voi potrete controllare ciò che
la politica farà o meno.
PARTE PRIMA
DARE SOSTEGNO ALL’INIZIATIVA PRIVATA
NELLE RISTRUTTURAZIONI PER FAR RIPARTIRE
L’EDILIZIA, GRANDE VOLANO DELL’ECONOMIA
LOCALE
di Stefano Frigo [foto di Romano Magrone]
LE PROPOSTE DELL’ASSOCIAZIONE ARTIGIANI
PER FAR RIPARTIRE L’ARTIGIANATO TRENTINO
• PARTE PRIMA: Proposte anticongiunturali
• PARTE SECONDA: Proposte per il medio periodo
• PARTE TERZA: Proposte su materie di competenza
non provinciale
Trento, 13 giugno 2015
Costruire la crescita
«Per crescere occorre aumentare gli investimenti, in
particolare nel settore delle costruzioni che, in termini di
spinta alla crescita, hanno avuto e hanno un ruolo importante, anche perché toccano 18 settori industriali con l’indotto. L’economia italiana non ha solo il motore delle
esportazioni, né è quello che tira di più. Le costruzioni sono un motore ancora più efficace (…) Gli Stati Uniti si sono ripresi quando la FED ha acquistato le cartelle fondiarie, rilanciando l’edilizia».
(Paolo Savona, economista Banca d’Italia,
già Ministro nel Governo Ciampi, 19.2.2014)
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l’Artigianato
Anno LXVI N. 7 Luglio 2015
1. Le ristrutturazioni
Chiediamo che la Provincia sostenga le ristrutturazioni delle abitazioni erogando un contributo ai proprietari. Si propone che il contributo venga erogato a
fronte di un investimento minimo significativo (3040.000 euro o 60-70.000 euro) e che prescinda dai parametri ICEF.
Con la ristrutturazione si deve conseguire il livello
di consumi energetici individuato come ottimale dal
check up, come proposto nel capitolo qui di seguito.
Il contributo per le ristrutturazioni deve diventare
strutturale, con fondi programmati su vari anni, sufficienti rispetto al potenziale degli interventi realizzabili.
Sono evidenti i risultati positivi di questa operazione, che:
• dà una vitale scossa economica al settore dell’edilizia e a tutto l’enorme indotto;
• dà un’iniezione di fiducia alle famiglie, stimola la
spesa dei privati, aumenta gli impieghi degli istituti
di credito, movimenta i debiti incagliati d