associazione
Inflazione
«In prospettiva, l’attenuazione delle spinte deflative esogene, imputabile in via principale al deprezzamento della valuta europea, riporterà l’inflazione su
un sentiero positivo». Nella media dell’anno, l’inflazione si attesterà su un valore positivo ma prossimo
allo zero (+0,2%). Nel biennio successivo, nel quadro
di una netta inversione di segno del contributo della
componente esogena e del miglioramento dello scenario macroeconomico interno, riprenderà il processo inflazionistico. In assenza dell’applicazione delle
clausole di salvaguardia relative ad accise e aliquote
Iva, nel 2016 il deflatore della spesa per consumi finali delle famiglie è previsto in media all’1,4%, mentre
nel 2017 si attesterà su un valore appena superiore.
istat
Contesto internazionale
A sostenere la ripresa, secondo l’Istat, sarà soprattutto il rafforzamento della crescita dei paesi avanzati
che, dalla fine del 2014, si è contrapposto all’indebolimento delle economie emergenti. In particolare, per
gli Stati Uniti si ipotizza nel triennio un ritorno ai tassi
di espansione economica vicini al 2,8% annuo. Segnali
di ripresa anche dall’area euro con l’attività economica
che è tornata a crescere dopo due anni di contrazione
e grazie – nei primi mesi del 2015 – a fattori esogeni positivi (Quantitative Easing, discesa dei prezzi dei beni
energetici, deprezzamento del cambio) che hanno alimentato il miglioramento del clima di fiducia delle famiglie e delle imprese.
Euro
In particolare si è arrestata la caduta degli investimenti, che ha caratterizzato la fase recessiva europea,
e dall’anno prossimo le infrastrutture dovrebbero beneficiare delle recenti misure di politica economica
varate dalla Commissione Europea (Piano Juncker).
L’azione di stimolo all’economia della Banca centrale
europea, inoltre, dovrebbe permettere il deprezzamento dell’euro nei confronti del dollaro nella seconda parte del 2015: raggiunta la parità, l’Istat prevede
una stabilizzazione nel biennio successivo. Per quanto riguarda il petrolio si attende un graduale aumento
delle quotazioni tra il 2016 e 2017.
Anno LXVI N. 7 Luglio 2015