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novità
La fattura
elettronica
La fattura elettronica verso
la Pubblica Amministrazione:
si parte dal 6 giugno.
di Stefano Frigo
I
l 6 giugno, come previsto dal D.M. n. 55 del 3
aprile 2013, è scattato l’obbligo di fatturare le
cessioni di beni e le prestazioni di servizi realizzate nei confronti di Ministeri, Agenzie fiscali ed Enti
di previdenza e assistenza sociale solo con modalità
elettroniche; questi Enti non possono quindi accettare né pagare fatture emesse in forma cartacea. Non
deve trarre in inganno il riferimento ai Ministeri perché, ad esempio, tutte le scuole di ogni ordine e grado (escluse quelle provinciali) oppure tutte le forze
di polizia presenti sul territorio dello Stato sono incluse e quindi coinvolte fin da subito nella nuova
procedura di ricezione della fattura elettronica.
Per avere un elenco preciso delle amministrazioni
interessate dall’obbligo si può consultare il link: http:
//www.indicepa.gov.it/documentale/ricerca.php
A partire poi dal 31 marzo 2015 tale obbligo sarà
esteso a tutte le altre Amministrazioni pubbliche operanti sul territorio, ivi comprese quelle locali (Regioni,
Province, Comuni, Comunità montane e altre).
I fornitori della Pubblica Amministrazione devono
perciò gestire obbligatoriamente la fatturazione elettronica per quanto riguarda l’emissione, la trasmissione e la conservazione.
Vediamo le caratteristiche e i passi principali:
• il formato del documento elettronico deve essere
rappresentato da un file XML;
• nella fattura oltre ai classici dati di carattere fiscale sono richiesti il codice ufficio della PA, il Cig e/o Cup;
• la fattura dev’essere sottoscritta attraverso un dispositivo di firma digitale qualificato;
• il file elettronico firmato viene trasmesso tramite
posta elettronica certificata o WEB service al sistema
di interscambio (SdI) istituito dal Ministero dell’Economia;
• il sistema di interscambio SdI effettua una serie di
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ALLA SEDE DI TRENTO CONTATTANDO
Francesco Viola
tel. 0461.803835 - e.mail [email protected]
22 l’Artigianato
Anno LXV
N. 7
Luglio 2014
controlli e verifiche e inoltra la fattura elettronica
alla Pubblica Amministrazione destinataria.
La procedura di invio prevede dei messaggi di ritorno a conferma del buon esito della trasmissione;
successivamente la fattura elettronica e le ricevute devono essere archiviate, e conservate digitalmente. La
fattura è consigliabile venga registrata a fini Iva in apposito sezionale.
Come si vede gli adempimenti sono molteplici e in
sede di avvio possono risultare complessi anche se
successivamente diverranno ordinari.
Le imprese interessate possono rivolgersi per tutti
gli adempimenti all’Associazione Artigiani che, per il
tramite di Trentino Imprese, in qualità di intermediario abilitato, sarà in grado di fornire il servizio completo per la redazione e invio della fattura elettronica
e per l’archiviazione sostitutiva. Tutti gli uffici territoriali di Trentino Imprese sono a disposizione per gli
adempimenti.
Energia: riduzione bollette Pmi
Il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti:
«Finalmente un provvedimento che abbassa anche
le bollette delle piccole imprese. Bene
l’ampliamento della platea delle Pmi beneficiarie».
«Il provvedimento annunciato dal Presidente del
Consiglio e illustrato il 18 giugno dal Ministro dello
Sviluppo Economico Federica Guidi va finalmente
nella direzione giusta per ridurre il costo delle
bollette elettriche delle piccole imprese».
Così il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti
giudica le misure del Governo.
«Il Ministro Guidi – sottolinea Merletti – ha recepito
le nostre proposte di abbassamento della soglia degli
utenti elettrici da 55 kW a 16,5 kW di potenza per
consentire a oltre 400mila utenze in più e all’81%
dell’artigianato manifatturiero con dipendenti
di usufruire degli sconti in bolletta».
«Per la prima volta da molti anni – aggiunge
Merletti – si tratta di un intervento rivolto alle piccole
imprese con la volontà di tagliare agevolazioni
fortemente inique, evitando il cumulo con le
agevolazioni precedenti, come quelle dedicate alle
imprese energivore. Attendiamo quindi le ulteriori
misure relative alla riduzione dell’interrompibilità e
dei sussidi incrociati non contenute nel
provvedimento che sono attualmente allo studio dei
tecnici ministeriali».