L' Artigianato Luglio 2014 | Page 21

associazione anap Bugiardino sempre aggiornato In farmacia il “bugiardino” sempre aggiornato. Si eviterà così di sprecare più di 10 milioni di confezioni di farmaci all’anno. Dal 3 giugno 2014 in tutte le farmacie, parafarmacie e corner della grande distribuzione (GDO) nazionali, il cittadino che acquista un farmaco su cui è intervenuta una recente modifica delle informazioni di sicurezza del Foglio Illustrativo (non ancora riportata nel documento all’interno della confezione) riceverà dal farmacista il Foglio Illustrativo aggiornato, approvato dall’Agenzia Italiana del Farmaco. A disciplinare le modalità di attuazione del nuovo servizio, introdotto con un emendamento all’art. 44 del Decreto del Fare (n. 69 del 21 giugno 2013, convertito nella Legge 9 agosto 2013, n. 98) è stata la Determina Aifa N. 371 “Criteri per l’applicazione delle disposizioni relative allo smaltimento delle scorte dei medicinali” pubblicata in Gazzetta Ufficiale , lo scorso 3 maggio, che prevede la consegna al cittadino da parte dei farmacisti del Foglio Illustrativo aggiornato e consente alle farmacie e agli altri esercizi abilitati alla vendita di farmaci (corner GDO e parafarmacie) di dispensare fino a esaurimento le scorte, anche quando siano intervenute modifiche del Foglio Illustrativo. «Ogni anno – spiega l’Aifa in una nota – sono migliaia le variazioni dei Fogli Illustrativi approvate dall’Aifa (oltre 5mila nel solo 2013) che devono essere riportate nei nuovi lotti dei medicinali. Può trattarsi di aspetti di natura amministrativa, che non hanno alcun impatto sulla salute dei cittadini, ma anche di nuove evidenze L’orizzonte temporale degli investitori italiani – l’arco di tempo entro il quale si desidera avere ritorni soddisfacenti – è orientato soprattutto al breve/medio periodo. Infatti dagli investimenti gli italiani si attendono, per il 68% un rientro in 1-5 anni; per il 14% un rientro immediato; sempre per il 14% un rientro in 5 -10 anni e solo l’1% un rientro in più di 10 anni. Di contro, per l’intero campione analizzato, il 5% cerca un ritorno oltre i 10 anni, il 61% tra 1 e 5 anni, il 14% in meno di un anno. Una propensione di periodo un po’ più lungo, quindi. Interessanti anche gli altri obiettivi indicati da nostri connazionali: 1) pensione 29%; 2) mantenere stile di vita in caso di perdita lavoro o riduzione stipendio 33%; 3) far fronte a emergenza 29%. Al riguardo nel comunicato di Schroders si legge: «Questi dati confermano che è ancora il senso di precarietà di breve periodo a influire sulle scelte d’investimento degli italiani, prevalendo sui temi pensionistici». scaturite dalla pratica clinica o da recenti studi. %