associazione
edilizia
Cles, criteri per gli appalti pubblici
La distanza in linea d’aria
dal municipio
Il settore dell’edilizia sta purtroppo
attraversando un momento molto
difficile da ormai un paio di anni.
Invece di organizzare tante tavole
rotonde oppure lunghissime
riflessioni sui massimi sistemi ecco
qualcosa di veramente concreto
nato dalla stretta collaborazione
tra una Pubblica amministrazione
– il Comune di Cles –
e l’Associazione Artigiani. Questo
significa stare concretamente
dalla parte delle aziende presenti
in provincia. Queste sono le risposte
concrete che chi opera attivamente
in questo settore nevralgico
per tutto il sistema economico vuole
sentirsi dare.
tratto da www.ilSole24Ore.com di Barbara Ganz
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da 50 a 150mila euro, 20 chilometri;
da 150 a 300mila euro, massimo 40 chilometri;
da 300 a 500mila euro, massimo 50 chilometri;
procedura negoziata art. 33 ex Legge provinciale
26/93: massimo 80 chilometri.
Non è l’unica regola: si guarderà anche a un numero di addetti a tempo indeterminato nell’impresa
che siano congrui rispetto ai tempi e ai contenuti dell’appalto, alle esperienze già registrate in passato
dall’amministrazione nei confronti di quell’impresa,
a situazioni di irregolarità contributiva, retributiva e
assicurativa.
C’è anche un principio di rotazione: nessun invito
a imprese che abbiano già stipulato contratti di appalto per lavori con il Comune di importo superiore a
50mila euro, fino alla conclusione, o di importo inferiore che non abbiano presentato un’offerta.
Regole che varranno fin da subito, per i principali
lavori pubblici in programma (valore oltre 13 milioni): dal completamento della scuola media agli interventi sui parcheggi.
Cles si è mossa in anticipo sugli altri comuni e in
collaborazione con le associazioni degli artigiani. Già
altri comuni hanno chiesto informazioni e documentazione per potersi adeguare, spiega il sindaco.
C
les, capoluogo della Val di Non in provincia
di Trento, poco più di 6mila abitanti e un’amministrazione con molte quote rosa, a cominciare dal sindaco, Maria Pia Flaim.
Qui si è votata la delibera 99/2014, “Approvazione
dei criteri generali e linee direttive relativi alle modalità di scelta del contraente per l’affidamento di lavori
pubblici mediante procedura in economia e procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di
gara”. Contiene una novità che potrebbe fare scuola.
Nei criteri generali per la scelta delle imprese da invitare, al primo posto viene l’adeguatezza in base a
natura, tipologia e durata dei lavori. Al secondo, la sede operativa rispetto al luogo di esecuzione delle opere: «A tal fine il funzionario responsabile che procede
alla scelta individua le imprese che hanno sede legale
e/o operativa e/o una unità locale entro il raggio dei
seguenti chilometri in linea d’aria rispetto al municipio».
Nel dettaglio:
• per lavori fino a 50mila euro, un massimo di 10 chilometri di distanza;
Anno LXV
N. 6
Giugno 2014
l’Artigianato
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