associazione
camera di commercio di trento
AZIENDE
In Trentino solo 2 su 10
le nuove assunzioni
Secondo l’analisi della Camera
di Commercio il 16% delle richieste
riguarda artigiani e operai
specializzati ma sono i più difficili
da reperire. Seguono in classifica
gli addetti al commercio e alla
ristorazione. 590 posti sono previsti
per professioni intellettuali.
di Stefano Frigo
S
olamente il 20,8% delle aziende trentine
prevede nuove assunzioni nel prossimo
anno. Lo rivela un’indagine della Camera di
Commercio di Trento che conferma un trend negativo: lo stesso dato si fermava al 22,9% l’anno scorso
dopo essere crollato nel 2011 quando circa un terzo
delle aziende locali prevedeva di assumere entro l’anno. Un dato che è più alto della media del Nord Est
e di quella nazionale.
Analizzando in dettaglio il numero totale delle
nuove assunzioni previste dalle aziende intervistate
circa 730 ipotetici posti di lavoro (16,4% del totale
delle richieste) riguardano artigiani e operai specializzati, 680 (15,1%) riguardano addetti specializzati
nel settore del commercio e degli esercizi pubblici
(250 nella ristorazione e 220 nel commercio al minuto), poco più sotto le richieste di impiegati: 630, pari
al 14% del totale.
Secondo l’indagine 590 nuovi posti (13,1%) riguardano le professioni intellettuali, scientifiche e
di elevata specializzazione, altre 470 (10,4%) per professioni tecniche (in particolare c’è la richiesta di 130
tecnici di produzione e 70 informatici), 420 operai
conduttori di impianti e macchinari (9,4%). Una
larga fetta della richiesta è occupata da professioni
non specializzate: 960 le assunzioni previste di cui
810 solamente per servizi di pulizie.
Gli artigiani e operai specializzati sono le figure
professionali di più difficile reperimento, in particolare quelli addetti alle rifiniture delle costruzioni, i
fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori
carpenteria metallica e professioni simili. Notevoli
difficoltà si hanno anche nel reperimento di ingegneri e professioni assimilate.
Sottoscritto l’accordo
sulla staffetta generazionale
di Stefano Frigo
È stato sottoscritto mercoledì 11 dicembre
il primo accordo nell’artigianato a livello nazionale
sulla staffetta generazionale.
Lo strumento è stato proposto due anni fa
dall’Associazione Artigiani e successivamente
recepito dal Ministero del Lavoro. Ora è stato reso
praticabile dalle aziende del settore edile ma potrà
essere esteso ad altri settori.
I firmatari dell’accordo sono stati: l’Associazione
Artigiani della Provincia di Trento, rappresentata dal
suo Presidente Roberto De Laurentis, assistito dal
Presidente della Federazione Edilizia Carmelo Sartori
e dal Responsabile dell’Area Politiche del Lavoro
e Contrattazione Ennio Bordato, la Feneal - Uil
del Trentino rappresentata dal segretario generale
Gianni Tomasi, la Filca - Cisl del Trentino,
rappresentata dal segretario generale Fabrizio
Bignotti e la Fillea - Cgil del Trentino, rappresentata
dal segretario generale Maurizio Zabbeni.
L’accordo prevede, oltre a quanto disposto dall’Agenzia
del lavoro in materia, un intervento integrativo
da parte di Cassa Edile che interverrà a favore
dei lavoratori interessati dalla riduzione dell’orario
di lavoro garantendo la quota degli accantonamenti
dovuti contrattualmente, pari al 18,5%, perduta
conseguentemente alla riduzione dell’orario di lavoro
nel limite di 2