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associazione
formazione
La grande paura
dei ventenni diplomati
In pochi all’Università, con l’ansia del lavoro
L’identikit tracciato da Almalaurea su 40mila ragazzi appena usciti dalle
superiori: sempre meno all’Università, in tanti pentiti della scelta fatta.
E soprattutto sicuri della mancanza di occupazione, che provoca l’aspirazione
a un posto fisso, anche lontano dai propri interessi.
di Stefano Frigo
S
empre più ragazzi italiani hanno un diploma, sempre meno si iscrivono all’Università,
e ben uno su cinque appena concluso l’esame non sa assolutamente cosa fare. Il dato che ha già
creato allarme e polemiche viene confermato dal
rapporto “Diplomati 2012” di Almalaurea su circa
40mila studenti appena usciti dalle superiori, una
delle fotografie più complete su un momento decisivo per la vita di intere generazioni e per il futuro del
Paese. Ma l’allarme più alto arriva dalla certificazione
delle ansie e del disorientamento dei giovani italiani
attorno ai vent’anni verso il lavoro: sembra data per
scontata la difficoltà di trovarlo e un miraggio il posto fisso ma – insieme – cresce proprio l’aspirazione a
un lavoro stabile.
E – cosa ancor più preoccupante – “basta che sia
sicuro”, anche se lontano dai propri studi o dai propri interessi culturali.
I diplomati
È cresciuta la quota dei diciannovenni che hanno conseguito il diploma (dal 40% del 1984 al 73%
20 l’Artigianato
Anno LXIV
N. 1
Gennaio 2013
del 2009), ma dal 2003 al 2009 il rapporto tra immatricolati all’Università e gli studenti appena diplomati si è ridotto in misura consistente, di quasi
10 punti percentuali.
La fotografia
Nel complesso i diplomati si dichiarano piuttosto
soddisfatti della propria esperienza scolastica. L’esperienza scolastica complessiva soddisfa 31 studenti su
100 e 54 su 100 sono moderatamente soddisfatti.
L’82% dei diplomati è soddisfatto della competenza
dei docenti, il 75% della chiarezza espositiva e il 65%
della loro capacità di valutazione. Meno apprezzati
sono risultati i laboratori (56%) e le aule (53%). Ma
le opinioni più critiche risultano per i vari aspetti
dell’organizzazione scolastica fra cui le attività di recupero per chi ha debiti formativi, il sostegno all’orientamento per le scelte post-diploma (universitarie
o lavorative), gli approfondimenti culturali e gli incontri con le aziende. Eppure si registra un forte elemento di contrasto con tanta soddisfazione: se tornassero ai tempi dell’iscrizione alla scuola superiore,