associazione
agenzia delle entrate
pieno, altro). La Circolare ministeriale 71/2000 afferma
semplicemente che, come valore dei beni significativi,
deve essere assunto quello risultante dall’accordo contrattuale stipulato dalle parti nell’esercizio della loro autonomia privata. Tuttavia il rinvio alla volontà delle
parti potrebbe condurre a comportamenti elusivi (ci si
accorda su un valore simbolico del bene e si imputa tutto il resto ad accessori e posa in opera). Diviene quindi
necessario avere un parametro di riferimento.
Ebbene la Direzione Centrale Normativa dell’Agenzia delle Entrate interpellata sull’argomento nel
novembre del 2014 ha precisato che tale valore, pur
nel rispetto dell’autonomia contrattuale delle parti,
deve tener conto di tutti gli oneri che concorrono
alla produzione dei suddetti beni significativi e,
dunque, sia delle materie prime che della manodopera impiegata per la produzione degli stessi. In sostanza l’Agenzia fissa in tal modo un valore minimo
del bene significativo (dato dalle materie prime e dalla manodopera necessaria per produrlo).
Si ricorda infine che:
• le parti e i pezzi staccati non assumono rilevanza e
pertanto vanno assoggettati all’aliquota Iva agevolata analogamente ai beni non significativi (ad
esempio il bruciatore di una caldaia);
• nella fattura o ricevuta fiscale vanno indicati separatamente il valore del bene significativo e il valore
complessivo della prestazione comprensivo del be-
Anno LXVI
N. 2
Febbraio 2015
CREDITO / RETE IMPRESE ITALIA
«Le nuove regole per le banche
che prepara la Bce rischiano
di spalancare le porte a una nuova
stagione di credit crunch»
«Basta con nuovi provvedimenti anti-credito destinati
alle banche che, inevitabilmente, rimbalzeranno
in maniera pesante su tutte le imprese, ma soprattutto
su quelle piccole. Dopo oltre sette anni di crisi mondiale,
sopportati con enormi sacrifici dal sistema produttivo,
la Banca centrale europea non può ulteriormente
inasprire i requisiti del capitale degli istituti creditizi
senza considerare con attenzione gli impatti che questa
operazione avrà sull’economia reale, cioè le imprese
e le famiglie. C’è il rischio, concreto, di spalancare
le porte a una nuova, nefasta, stagione di credit crunch».
Lo dichiara Daniele Vaccarino, presidente di Rete
Imprese Italia, commentando l’individuazione di nuovi
coefficienti patrimoniali minimi da rispettare, che la Bce
si prepara ad applicare.
ne anche nel caso tutto il valore del bene sia soggetto ad aliquota agevolata;
• in caso di pagamento di acconti è necessario indicare
proporzionalmente il valore del bene significativo.