associazione
finanziamenti
Credito,
domande cresciute dell’8%
L’anno scorso le domande di finanziamenti delle aziende del Trentino Alto
Adige sono aumentate dell’8,3% rispetto al 2012.
I
prestiti erogati dalle banche continuano a calare – a ottobre in Trentino si registra un -6% –
ma non è vero che le imprese non chiedano
credito. L’anno scorso le domande di finanziamenti
delle aziende del Trentino Alto Adige sono aumentate dell’8,3% rispetto al 2012. L’importo richiesto è
addirittura più che raddoppiato: +152,4%. La richiesta media è pari a 207.702 euro, il livello più elevato
tra le regioni italiane.
I dati, pubblicati lo scorso 16 gennaio sul “Sole
24 Ore”, fanno parte del Barometro Crif-Eurisc, che
raccoglie oltre 77 milioni di posizioni creditizie, di
cui più di 8 milioni sono utenti business, cioè imprese. Secondo Crif, l’anno scorso a livello naziona-
Crisi, i giovani italiani
se ne vanno all’estero
di Stefano Frigo
Circa 50mila italiani tra il 2011/12 hanno lasciato
il Paese “in cerca di fortuna all’estero” 13mila in più
,
rispetto ai 37mila stranieri che hanno chiesto asilo
in Italia. Il dato è stato reso noto dai direttori
di Migrantes Triveneto, la realtà delle diocesi che
si occupano di stranieri, che hanno fatto il punto dei
fenomeni migratori, lo scorso 7 gennaio al Cavallino,
prima di presentare la situazione del nordest. In Italia
le le domande di finanziamento delle aziende sono
cresciute dell’1,7%. Nel secondo semestre il numero
di richieste presentate alle banche è stato il più elevato dall’anno terribile della crisi, il 2009.
La domanda di prestiti si è irrobustita in particolare a partire da settembre. Il trend risulta simile per
le ditte individuali e familiari e per le aziende più
strutturate.
Il maggior incremento delle richieste si registra in
Umbria col +14%, mentre sull’importo, dopo il Trentino Alto Adige, troviamo l’Emilia Romagna (+63,8%).
Le imprese quindi non hanno smesso di bussare alle
porte degli istituti di credito, che invece continuano la
stretta nell’erogazione.
ci sono oltre 5 milioni di immigrati con oltre 37mila che
nel 2011-12 hanno chiesto asilo, ma nello stesso periodo
oltre 50mila italiani per la crisi economica risultano
cancellati come residenti perché sono andati all’estero
(il dato più elevato dal 2000).
«La crisi economica attuale sta scatenando una inutile
guerra tra cittadini italiani e stranieri – hanno detto
i religiosi di Migrantes –, invece dalla crisi usciremo solo
se sapremo impegnarci insieme. La crisi economica,
infatti, ha messo in luce gli aspetti della mancata
integrazione tra le diverse culture presenti nelle nostre
comunità. Anche alla luce della mancata integrazione
possiamo spiegare il fenomeno dell’affollamento
di cittadini immigrati nelle nostre carceri e dell’aumento
dell’emigrazione».
Per quanto riguarda gli italiani, i religiosi hanno
sottolineato come l’emigrazione dipenda dal fatto
che «nei genitori di oggi c’è la palpabile sensazione che
i loro figli dovranno vivere in una condizione sociale
peggiore rispetto alla loro. Alla generazione dei giovani
abbiamo ucciso speranza e futuro: è una generazione
chiamata dai sociologi “perduta” Prepariamo persone
.
con alta formazione e non diamo loro la possibilità con
il lavoro di contribuire a far crescere il nostro Paese».
Anno LXV
N. 2
Febbraio 2014
l’Artigianato 27