L' Artigianato Febbraio 2014 | Page 18

associazione anap Considerazioni generali del 47° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese 2013 Il 6 dicembre è stato presentato presso il CNEL il 47° Rapporto del Censis sulla situazione sociale del Paese nel 2013. Sono emerse luci e ombre che ora riportiamo in sintesi. a cura di Claudio Cocco Il crollo non c’è stato, ma troppe persone scendono nella scala sociale. Nuovi spazi imprenditoriali e occupazionali in due ambiti: revisione del welfare ed economia digitale. Il sistema ha bisogno e voglia di tornare a respirare, oltre le istituzioni e la politica. bigua di “drammatizzare la crisi per gestire la crisi” da parte della classe dirigente, che tende a ricercare la sua legittimazione nell’impegno a dare stabilità al sistema partendo da annunci drammatici, decreti salvifici e complicate manovre. Nel progressivo vuoto di classe politica e di leadership collettiva, i soggetti della vita quotidiana rischiano di restare in una condizione di incertezza senza prospettive di élite. Una sospensione da “reinfetazione” Oggi la società ha bisogno e voglia di tornare a respirare per reagire a due fattori che hanno caratterizzato l’anno. Il primo fattore è lo stato di sospensione da “reinfetazione” dei soggetti politici, delle associazioni di rappresentanza, delle forze sociali nelle responsabilità del Presidente della Repubblica. Ma la “reinfetazione”, in nome del valore della stabilità, riduce la liberazione delle energie vitali e implica il sottrarsi alle proprie responsabilità dei soggetti che, a diverso titolo e con differenti funzioni, dovrebbero concorrere allo sviluppo, che è sempre un processo di molti. Il secondo fattore è la scelta implicita e am- Il crollo non c’è Il crollo atteso da molti non c’è stato. Negli anni della crisi abbiamo avuto il dominio di un solo processo, che ha impegnato ogni soggetto economico e sociale: la sopravvivenza. C’è stata la reazione di adattamento continuato (spesso il puro galleggiamento) delle imprese e delle famiglie. Abbiamo fatto tesoro di ciò che restava nella cultura collettiva dei valori acquisiti nello sviluppo passato (lo “scheletro contadino”, l’imprenditorialità artigiana, l’internazionalizzazione su base mercantile), abbiamo fatto conto sulla capacità collettiva di riorientare i propri comportamenti (misura, sobrietà, autocontrollo), abbiamo svi- Primo Rapporto sulla spesa per l’acquisto di dispositivi medici capillare e organico fino a pochi anni fa. I diversi livelli di governo del SSN (Ministero della salute, Regioni, Aziende sanitarie, Agenas) hanno quindi avviato un percorso progettuale per comprendere la dimensione del mercato in termini di volume e spesa, dinamiche dei processi di acquisto, livello di coordinamento interaziendale e intraregionale e come gli ospedali gestiscono il flusso informativo acquisto - utilizzo controllo della performance. Il lavoro svolto in modo congiunto dalle Regioni e Provincie Autonome, dal Ministero della Salute e da Agenas ha permesso di avviare il processo di messa in trasparenza del settore che probabilmente non ha precedenti nel nostro Paese e di regolamentarne modalità e tempi attraverso, appunto, il Decreto del Ministro della Salute 11 giugno 2010 “Istituzione del Una società sciapa e infelice in cerca di connettività Presentata la prima edizione del Rapporto sulla spesa rilevata dalle strutture sanitarie pubbliche del SSN per l’acquisto di dispositivi medici (anno 2012). Negli ultimi anni il settore dei dispositivi medici in Italia è diventato oggetto di grande interesse da parte delle istituzioni pubbliche e, in particolare, del Ministero della Salute, con l’obiettivo primario di approfondire la conoscenza di dati e informazioni circa la domanda e l’offerta di queste tecnologie nel nostro Paese. I dispositivi medici hanno costituito infatti un settore sostanzialmente scarsamente conosciuto in modo 16 l’Artigianato Anno LXV N. 2 Febbraio 2014