associazione
pagamenti
Scendono i tempi
di pagamento
tra famiglie e imprese
Nel 2015 il saldo della fattura/ricevuta avviene dopo 48 giorni dall’emissione,
oltre il doppio rispetto alla media europea. Imprese più prudenti: nei lavori
con i privati è consuetudine richiedere il pagamento anticipato delle
forniture o dei pezzi di ricambio.
di Stefano Frigo
N
elle transazioni commerciali tra famiglie e
imprese che avvengono nel nostro Paese, il
tempo medio di pagamento registrato quest’anno è di 48 giorni. Rispetto al 2014 la scadenza
del saldo fattura/ricevuta è scesa di 27 giorni. Sebbene sia in forte calo, l’Italia mantiene anche nei rapporti commerciali tra privati e imprese un deprecabile record: nessun altro Paese in Europa presenta una
situazione peggiore della nostra.
I dati emergono da una elaborazione realizzata
dall’Ufficio studi Cgia su dati Intrum Justitia.
Come si giustifica la riduzione dei tempi
di pagamento tra privati e imprese?
«Al netto delle prestazioni che vengono pagate a
vista, in questi ultimi anni – segnala il Coordinatore
dell’Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo – le imprese,
principalmente quelle artigiane, sono diventate più
prudenti. Innanzitutto hanno cominciato a selezionare la clientela e in secondo luogo hanno investito
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parecchio nel recupero crediti. Nel settore dell’edilizia e dell’autoriparazione, in particolar modo, è diventata una consuetudine farsi anticipare alcune spese dai nuovi clienti, come ad esempio l’acquisto dei
materiali e dei pezzi di ricambio. Grazie a questi accorgimenti molte aziende sono riuscite ad accorciare
i tempi e, soprattutto, i mancati pagamenti».
Come sostenuto in precedenza, sia nelle
transazioni commerciali tra Pubblica
amministrazione e fornitori sia in quelle
tra imprese private, l’Italia presenta i tempi
di pagamento medi più lunghi d’Europa:
rispettivamente 144 e 80 giorni medi.
«Seppur in netto miglioramento, anche nei rapporti tra privati e imprese la situazione rimane difficile. Se in Italia i tempi medi di pagamento sono 48
giorni (oltre