L' Artigianato Dicembre 2015 | Page 11

associazione beni di terzi e gli oneri pluriennali. La formazione del personale e l’organizzazione del lavoro sono considerati campi d’intervento di minor rilievo. Nel 2013 l’intervento complessivo era ammontato a 1.103 euro per addetto e vi è stato quindi un aumento nell’anno esaminato del 5,6% che ha riguardato in particolare la voce “informatica e software” (+19,0%). La finalizzazione degli investimenti Per quanto riguarda gli effetti attesi dagli interventi realizzati e rammentando che erano possibili anche più segnalazioni, la ricerca della competitività da parte delle imprese trentine coinvolte dall’indagine si è indirizzata in primo luogo al miglioramento di alcune qualità rilevanti dei prodotti esistenti (30,7%). Seguono, per frequenza, l’ampliamento della capacità produttiva (25,2%), il miglioramento della flessibilità dei processi produttivi (24,8%) e l’introduzione di innovazioni organizzative (18,9%). Anche la categoria residuale “altro” ha ricevuto numerose segnalazioni (22,7%), riferite in particolare a rinnovo e sostituzione di attrezzature e automezzi.  La pubblicazione integrale “Le inchieste congiunturali sugli investimenti 2013-2014” è disponibile on-line all’indirizzo http://www.tn.camcom.it /8248/pdf/investimenti_2013-2014.res  camera di commercio di trento Italia primo Paese europeo per occupati stranieri extracomunitari La turbolenza dei flussi migratori verso l’Unione europea vede l’Italia in una posizione centrale non solo geograficamente ma anche in relazione alla struttura del mercato del lavoro. Se prendiamo a riferimento le prime quindici economie europee per numero di occupati, si osserva che al primo trimestre 2015 l’Italia presenta la quota più elevata di occupati extracomunitari: su 21.680.500 occupati, il 10,4% sono stranieri, pari a 2.261.300 unità; tale rapporto è determinato da 1.525.000 occupati extracomunitari che pesano per il 7,0% del totale e da 736.300 stranieri comunitari che pesano per il rimanente 3,4%. La quota degli occupati extracomunitari in Italia è pressoché doppia rispetto al 3,7% della media dei 28 Paesi dell’Ue. Dietro al nostro Paese per quota di stranieri extracomunitari si trova la Spagna con il 6,3%, la Grecia con il 5,5%, l’Austria con il 5,4%, la Germania con il 4,7%, la Danimarca con il 4,2% e il Regno Unito con il 3,9%. Anno LXVI  N. 12  Dicembre 2015