L' Artigianato Dicembre 2013 | Page 20

associazione area appalti di ciascun pagamento effettuato nei loro confronti hanno l’obbligo di depositare copia delle fatture quietanzate relative ai pagamenti nei confronti di Subappaltatori, Cottimisti, fornitori con posa in opera e altresì dei fornitori. Qualora l’affidatario non provveda, l’Amministrazione sospende il successivo pagamento nei confronti dell’affidatario, sino al deposito delle fatture quietanzate». Cercansi 1.060 professionisti e tecnici Le imprese trentine che quest’anno prevedono di assumere sono il 20,8% del totale, un valore in ulteriore diminuzione se confrontato con il dato, già negativo, del 2012 (22,9%) e sensibilmente inferiore rispetto ai valori 2007-2011, che si erano sempre collocati sopra il 30%. Le assunzioni previste sono complessivamente 12.850, ma di esse solo 4.480 sono non stagionali, il 7,6% in meno dell’anno scorso. Tra le chiamate al lavoro stabile, tuttavia, è elevata la quota delle professioni scientifiche e tecniche: le nostre aziende hanno bisogno di 1.060 addetti di alta qualificazione, 590 professionisti e 470 tecnici. Sono i dati principali del rapporto curato dall’Ufficio studi e ricerche della Camera di Commercio sui risultati provinciali dell’indagine Excelsior per il 2013, realizzata da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro. Il calo delle intenzioni di assunzione si manifesta in tutti i settori e affligge in maniera equivalente il comparto industriale e il settore dei servizi. Tuttavia in Trentino la quota di imprese che assumono è più elevata rispetto sia al Nord Est che alla media nazionale, anche se è determinata dalla maggiore offerta in loco di impieghi a carattere stagionale, soprattutto nel turismo. Ma se consideriamo le imprese esportatrici, le aziende che assumono salgono al 32,4%, contro il 19,7% di quelle non esportatrici. E sono il 31,2% delle imprese che innovano in prodotti o servizi. Tra le 4.480 assunzioni non stagionali previste 18 l’Artigianato Anno LXIV N. 12 Dicembre 2013 Appare inoltre opportuno che l’impresa, qualora non ricevesse il pagamento delle prestazioni o forniture regolarmente effettuate, proceda alla segnalazione all’Ente, mediante richiesta di blocco dello stato di avanzamento e invio della fattura rimasta inevasa, al fine di attivare la sospensione del pagamento nei confronti dell’affidatario e vedere così tutelato il proprio credito. Anche a livello provinciale esiste analoga forma di tutela, che appare più ampia della tutela nazionale, non solo perché è estesa anche ai fornitori del subappaltatore (e non solo ai fornitori dell’appaltatore), ma anche perché la norma provinciale non lega la fornitura agli stati di avanzamento lavori; anche se introduce un limite minimo di importo per le forniture ammesse a tutela. L’art. 42 comma 15 della nostra Legge Provinciale n. 26/1993, infatti, stabilisce che il fornitore dell’appaltatore, e anche il fornitore del subappaltatore possono comunicare all’amministrazione aggiudicatrice, e contestualmente all’appaltatore, il mancato pagamento di prestazioni regolarmente eseguite e non contestate, risultanti da contratto scritto connesso con il contratto di appalto, nonché d’importo singolarmente pari o superiore a 2.500 euro. in provincia di Trento quest’anno, 590, pari al 13,1%, riguardano professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione e altre 470, pari al 10,4%, le professioni tecniche, tra le quali si segnala la richiesta di 130 tecnici dell’organizzazione e dell’amministrazione delle attività produttive e di 70 tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni. Al livello intermedio, sono previste 630 assunzioni di impiegati (14%) e 680 (15,1%) riguardanti le professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi, tra cui 250 esercenti e addetti nelle attività di ristorazione e 220 addetti alle vendite al minuto. Seguono poi 730 artigiani e operai specializzati (16,4%) e 420 conduttori di impianti e operai semiqualificati addetti a macchinari fissi e mobili (9,4%), tra cui 150 conduttori di veicoli a motore, e infine 960 assunzioni (21,5%) inerenti alle professioni non qualificate, tra cui 810 per servizi di pulizia. Gli artigiani e operai specializzati sono le figure professionali di più difficile reperimento, in particolare quelli addetti alle rifiniture delle costruzioni, i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori carpenteria metallica e professioni simili. Notevoli difficoltà si hanno anche nel reperimento di ingegneri e professioni assimilate. Diplomi e lauree sono necessarie nel 14,5% delle assunzioni. Ma nel 57,2% dei casi è necessario disporre anche di un’esperienza specifica. «Seppur non agli stessi livelli di drammaticità del quadro nazionale – osserva Adriano Dalpez, Presidente della Camera di Commercio – la congiuntura negativa sta iniziando a incidere pesantemente anche sul mercato del lavoro della nostra provincia».