L' Artigianato Agosto 2015 | Page 16

associazione  numeri In Trentino siamo 537.416 Secondo l’Ispat, all’1 gennaio 2015, la popolazione residente in Trentino ammonta a 537.416 persone, con un aumento assoluto rispetto al 2014 di 1.179 unità.  di Stefano Frigo A ll’1 gennaio 2015 la popolazione residente in Trentino ammonta a 537.416 persone, con un aumento assoluto rispetto al 2014 di 1.179 unità, equivalente a un incremento relativo del 2,2 per mille. Lo certifica l’Ispat, l’istituto provinciale di statistica. I maschi sono 262.556, le femmine 274.860 (il 51,1 per cento dei residenti totali). I nati vivi residenti ammontano a 4.862 unità: il tasso di natalità, dato dal rapporto fra il numero dei nati vivi residenti e la popolazione media residente, si è attestato sul valore di 9,1 nati per mille abitanti, inferiore a quello dell’anno precedente (9,6 per mille) e decisamente superiore rispetto alla media nazionale, pari all’8,3 per mille. La provincia di Bolzano e la provincia di Trento, secondo i dati diffusi dall’Istat, sono le due aree con il tasso di natalità più elevato a livello italiano, confermando quanto già rilevato negli ultimi quattro anni. Il numero dei morti residenti ammonta a 4.753 unità e il tasso di mortalità provinciale (cioè il rapporto fra il numero dei morti residenti e la popolazione media residente) è risultato pari all’8,9 per mille, lievemente inferiore all’anno precedente (9,1 per mille) e ancora molto al di sotto della media nazionale, pari al 9,8 per mille. Il saldo naturale (eccedenza o deficit di nascite rispetto ai decessi) si presenta con segno nettamente positivo (+109 unità), confermando una tendenza in atto dalla seconda metà degli anni Novanta. Nel 2014 la provincia di Bolzano e la provincia di Trento, sempre secondo i dati diffusi dall’Istat, sono le uniche aree in cui si registra un saldo naturale positivo. Il saldo migratorio (differenza fra le iscrizioni e le cancellazioni anagrafiche) presenta un valore positivo 14 l’Artigianato Anno LXVI  N. 8  Agosto 2015 pari a 2.275 persone ed è inferiore di 743 unità rispetto al 2013, per effetto di una riduzione delle iscrizioni anagrafiche (-4,9 per cento) nettamente più marcata della contrazione delle cancellazioni anagrafiche (-0,9 per cento). Nel complesso la riduzione del saldo migratorio è imputabile quasi esclusivamente (per l’86,8 per cento) a un calo del saldo migratorio con l’estero. I dati evidenziano come la popolazione trentina cresca sia per l’apporto del saldo naturale (in diminuzione, ma decisamente positivo), sia soprattutto per l’entità del saldo migratorio o sociale, anche se inferiore a quello degli anni scorsi. La crescita della popolazione non si presenta uniforme su tutto il territorio provinciale, per effetto di saldi naturali e migratori notevolmente diversificati. In undici comunità di valle si è registrato un saldo complessivo positivo. Le aree in cui si assiste agli incrementi maggiori di popolazione sono le Comunità della Valle dei Laghi (9,2 per mille), Alto Garda e Ledro (6,9 per mille), Rotaliana-Königsberg (6,2 per mille) e Alta Valsugana e Bersntol (5,8 per mille).  Al 30 settembre scadono i termini per far emergere i beni (denaro, cassette di sicurezza, immobili) detenuti all’estero e non dichiarati al fisco Questa è l’ultima occasione per regolarizzarsi prima che la trasparenza tra stati renda palese l’esistenza di tali beni con conseguenze molto onerose. Di fatto gli stati scambieranno tra loro in automatico i dati dei beni detenuti da tutti gli stranieri nel loro Paese. Un esempio è la Svizzera (ex paradiso fiscale) dove le banche stanno pressantemente invitando i clienti