L' Artigianato Agosto 2015 | Page 13

associazione modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso) e di ristrutturazione edilizia (comprenderà tutti gli interventi su edifici esistenti, inclusa la demolizione e ricostruzione anche con diverso ingombro planovolumetrico e sedime). Si ridefiniscono in maniera sistematica le categorie di interventi edilizi distinguendo nettamente quelli soggetti ad attività edilizia libera in senso stretto (art. 78, comma 2), da quelli liberi previa comunicazione (art. 78, comma 3). Sono chiariti gli interventi soggetti a Permesso di costruire (precedentemente chiamata Concessione edilizia - art. 80) e SCIA (art. 85) introducendo i casi di SCIA Obbligatoria (comma 1) con riferimento a specifiche e tassative categorie di interventi edilizi. Nella parte V della legge è prevista una disciplina specifica e diversificata per il Recupero degli insediamenti storici; per la Riqualificazione di edifici residenziali e ricettivi esistenti; per Riqualificazione di un insieme di edifici o di aree urbane; per la Riqualificazione di edifici dismessi e degradati. Viene rivista la disciplina del Contributo di costruzione (art. 87 e seguenti), con la previsione di alcune ipotesi di riduzione ed esenzione. Viene incentivato il recupero del patrimonio edilizio esistente, in un’ottica di risparmio del consumo del suolo, attraverso demolizioni e ricostruzioni, anche con spostamento di volumi a fronte di bonus e crediti edilizi. In questo contesto emerge in particolare la possibilità di “spostare” volume esistente, anche attraverso procedure compensative (art. 27) e perequative (art. 26), prevedendo di posizionare il nuovo volume in area diversa, liberando al contempo l’area occupata dall’edificio esistente posta all’esterno delle aree urbane insediate o che in ogni caso presenta volumi ormai incongrui rispetto al contesto esistente. Tra le norme significative emerge inoltre l’introduzione del Regolamento urbanistico-edilizio pro-  edilizia vinciale unico (art. 74) e del Regolamento edilizio comunale (art. 75), che mirano alla standardizzazione dei comportamenti dei Comuni sull’intero territorio. In particolare il nuovo Regolamento urbanisticoedilizio provinciale conterrà una serie di disposizioni sia urbanistiche che edilizie uniformi su tutto il territorio provinciale: parametri edilizi e urbanistici, criteri per il loro calcolo, disciplina integrativa degli standard e di dettaglio dei parcheggi e delle fasce di rispetto, modalità di presentazione dei progetti, documentazione accompagnatoria essenziale per iniziare i lavori (e che sarà ridotta rispetto a quella attualmente necessaria) e modalità di calcolo dei contributi di costruzione. Il Regolamento andr