associazione
modificata la volumetria complessiva degli edifici e si
mantenga l’originaria destinazione d’uso) e di ristrutturazione edilizia (comprenderà tutti gli interventi
su edifici esistenti, inclusa la demolizione e ricostruzione anche con diverso ingombro planovolumetrico
e sedime). Si ridefiniscono in maniera sistematica le
categorie di interventi edilizi distinguendo nettamente quelli soggetti ad attività edilizia libera in senso stretto (art. 78, comma 2), da quelli liberi previa comunicazione (art. 78, comma 3). Sono chiariti gli
interventi soggetti a Permesso di costruire (precedentemente chiamata Concessione edilizia - art. 80) e
SCIA (art. 85) introducendo i casi di SCIA Obbligatoria (comma 1) con riferimento a specifiche e tassative
categorie di interventi edilizi.
Nella parte V della legge è prevista una disciplina
specifica e diversificata per il Recupero degli insediamenti storici; per la Riqualificazione di edifici residenziali e ricettivi esistenti; per Riqualificazione di un
insieme di edifici o di aree urbane; per la Riqualificazione di edifici dismessi e degradati.
Viene rivista la disciplina del Contributo di costruzione (art. 87 e seguenti), con la previsione di alcune ipotesi di riduzione ed esenzione.
Viene incentivato il recupero del patrimonio edilizio esistente, in un’ottica di risparmio del consumo
del suolo, attraverso demolizioni e ricostruzioni, anche con spostamento di volumi a fronte di bonus e
crediti edilizi. In questo contesto emerge in particolare
la possibilità di “spostare” volume esistente, anche
attraverso procedure compensative (art. 27) e perequative (art. 26), prevedendo di posizionare il nuovo volume in area diversa, liberando al contempo l’area occupata dall’edificio esistente posta all’esterno delle
aree urbane insediate o che in ogni caso presenta volumi ormai incongrui rispetto al contesto esistente.
Tra le norme significative emerge inoltre l’introduzione del Regolamento urbanistico-edilizio pro-
edilizia
vinciale unico (art. 74) e del Regolamento edilizio
comunale (art. 75), che mirano alla standardizzazione dei comportamenti dei Comuni sull’intero territorio. In particolare il nuovo Regolamento urbanisticoedilizio provinciale conterrà una serie di disposizioni
sia urbanistiche che edilizie uniformi su tutto il territorio provinciale: parametri edilizi e urbanistici, criteri per il loro calcolo, disciplina integrativa degli
standard e di dettaglio dei parcheggi e delle fasce di
rispetto, modalità di presentazione dei progetti, documentazione accompagnatoria essenziale per iniziare i lavori (e che sarà ridotta rispetto a quella attualmente necessaria) e modalità di calcolo dei contributi
di costruzione. Il Regolamento andr