foto di A.S.
foto di A.M.
MERCEDES DUO LAOS
Faccio danza da quando ho 6 anni, quindi da 17 anni. Dopo aver
studiato molta danza, ho incontrato il circo e ho incominciato a
unire le due cose. Ho fatto molta danza classica, un po’ di danza
contemporanea e anche del tango. Penso che la danza sia un
buon mezzo per rompere un po’ l’espressione dell’acrobatica. La
danza è un buon modo di mescolare bene gli esercizi. Le acrobazie sono un po’ forti, e la danza le rende più fluide. Per me questo è molto importante. Noi facciamo sempre acrobatica e pensiamo sempre a come possiamo mescolare questi esercizi con la
danza. Quindi di solito partiamo dall’aspetto acrobatico, per
esempio prendiamo 5 sequenze acrobatiche, e poi cerchiamo di
armonizzarle usando la danza.
SEBASTIEN WOJDAN SPETTACOLO MARATHON
Prima di fare circo ho frequentato una scuola di danza. Poi alla
fina della scuola, a 18 anni, ho cominciato a giocolare. Di lì sono
stato a Montpellier, studiando da autodidatta per poter entrare
nella scuola di circo, dove ho avuto la fortuna di poter frequentare una scuola professionale di danza per un anno. Avevo 4 corsi
di danza al giorno: jazz, contemporanea, hip hop. Per me la
danza, il teatro, sono dei mezzi. Dalla danza ho appreso in particolare il sentire i piedi sulla terra e la musicalità in ogni cosa.
Secondo me è importante la rotazione. Io amo quando tutto ruota.
E poi il lavoro a due, il lavoro corpo a corpo, la relazione. E poi l’energia, la trance, la relazione alla direzione nello spazio, la relazione al
tempo (al ritmo), la musicalità, lo spazio, gli assi. Mi affascina anche
tutto il lavoro con i piedi: le punte tirate, i salti, ogni reazione del
piede. Vedo una grande relazione tra tutte le arti: danza, teatro, pittura, circo e non mi piace distinguere tutto per categorie.
CLAUDIA FRANCO PERFORMANCE DI ROUE CYR
Ho ereditato pochi elementi di danza, ma ne ho imparati tanti, nei
tanti corsi di danza che ho frequentato, in particolare danza contemporanea. Prima di tutto la relazione con il suolo. La relazione del
corpo, la consapevolezza dei movimenti di quello che fai per terra.
La tecnica della Rue Cyr è una tecnica molto canonizzata, e la differenza la fa il modo in cui ogni artista la interpreta in modo personale. Questo dipende soprattutto da quanta danza ci metti dentro. La Roue Cyr si sposa molto bene con la danza. Si muove, e
come mi muovo io in relazione a come si muove la ruota, quello
è danza. Come vado per terra, come mi sposto mentre la ruota si
sposta da qualche parte, come mi muovo io dentro la ruota mentre giro, come muovo il mio corpo, le gambe, la testa, quelli sono
tutti elementi che si possono coreografare. Quello che mi colpisce
è quando nel circo il momento tecnico non ha un focus maggiore di altri momenti. Questa è la qualità del movimento per me.
j u g g l i n g m a g a z i n e n u m e r o 6 4 s e t t e m b r e 2014
11