THINK DANCE/THINK CIRCUS
Partendo dal tema di fondo di questa
edizione di Mirabilia abbiamo chiesto
ad alcuni degli artisti
che presentavano spettacoli
di matrice circense quali fossero,
o fossero stati, i loro punti di contatto
con la danza.
MIRABILIA
Think Dance, Think Circus
Interviste a cura di Karol Hrovatin
VALIÀ BOVIEUX SISTERS
foto di R.Q.
Arriviamo dalla scuola DOC di Stoccolma in Svezia, una scuola
che mescola il circo e la danza. Nella nostra formazione abbiamo
avuto diversi stage di danza con maestri differenti con stili differenti: improvvisazione, danza contemporanea, un po’ di danza
classica, abbiamo lavorato con Roberto Olivan che mescola danza
classica alla danza contemporanea e anche all’acrobatica. Io sono
ballerino acrobata, nel mio bagaglio di formazione c’è anche la
capoeira e l’hip hop. Nello spettacolo cerco di mettere a servizio
tutti i diversi linguaggi di danza e acrobatica.
Nel lavoro coreografico oggi il circo contemporaneo si colloca tra
la danza e il teatro. E si va anche ancora più alle origini: all’arte
della sociologia e dell’antropologia. Noi usiamo specialmente gli
elementi di coreografia dalla danza. Per me è importante la regia
fatta da un coreografo, più che la danza stessa.
QUIM GIRON ANIMAL RELIGION
foto di A.M.
Amo la filosofia africana, perché loro dicono che tutte le cose
della vita hanno un ritmo. Come la mia voce ora. E in tutti i ritmi
c’è un movimento che è la danza. Per me il DNA della danza che
ho ereditato sono tutti i movimenti che io faccio. Quando ero
nella pancia di mia mamma, io facevo dei movimenti. Se io cammino sulla scena, questa è già danza. La danza ha sempre un
ritmo, una musica. La musica ci dona irritazione o energia, noi
possiamo reagire, e questo diventa sempre danza. Ho seguito
una formazione di danza tradizionale catalana, questo era il
primo passo verso la danza, poi la formazione di circo alla DOC
di Stoccolma, che è un’università di danza e di circo, dove abbiamo fatto parecchia danza contemporanea.
Tutti i movimenti di danza che sono integrati in una disciplina di
circo sono importanti per la riuscita dello spettacolo. Per me le
più interessanti sono quando c’è un proposta emozionale. Specialmente quando questo è espresso con molta energia. Perché
quando comincia ad essere solo tecnico e coreografico, ma senza
energia, per me non è interessante.
foto di A.M.
ELISA CIRCO PUNTINO
foto di A.M.
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w w w. j u g g l i n g m a g a z i n e . i t
Ho frequentato un’accademia di danza per un anno. Personalmente io la danza non la capisco. Non è un mio linguaggio. Faccio un po’ fatica capire cos’è danza e cos’è movimento. Dov’è la
sottile linea di demarcazione. Però ho amato moltissimo la danza
classica. L’ho praticata per un anno con un’insegnante super dura
che ci chiedeva una disciplina esagerata. È stato durissimo ma
meraviglioso. Questa è una cosa che porto nel cuore. Lei è una
ex ballerina sui 70 anni, ha ballato nel Bolshoi. Quello che mi ha
trasmesso è la disciplina e la presenza: il fatto che tu solo stando
nel tuo corpo già puoi arrivare con l’anima fino all’ultima persona nel loggione. È qualcosa di fortis