Juggling Magazine september 2014, n.64 | Page 12

THINK DANCE/THINK CIRCUS Partendo dal tema di fondo di questa edizione di Mirabilia abbiamo chiesto ad alcuni degli artisti che presentavano spettacoli di matrice circense quali fossero, o fossero stati, i loro punti di contatto con la danza. MIRABILIA Think Dance, Think Circus Interviste a cura di Karol Hrovatin VALIÀ BOVIEUX SISTERS foto di R.Q. Arriviamo dalla scuola DOC di Stoccolma in Svezia, una scuola che mescola il circo e la danza. Nella nostra formazione abbiamo avuto diversi stage di danza con maestri differenti con stili differenti: improvvisazione, danza contemporanea, un po’ di danza classica, abbiamo lavorato con Roberto Olivan che mescola danza classica alla danza contemporanea e anche all’acrobatica. Io sono ballerino acrobata, nel mio bagaglio di formazione c’è anche la capoeira e l’hip hop. Nello spettacolo cerco di mettere a servizio tutti i diversi linguaggi di danza e acrobatica. Nel lavoro coreografico oggi il circo contemporaneo si colloca tra la danza e il teatro. E si va anche ancora più alle origini: all’arte della sociologia e dell’antropologia. Noi usiamo specialmente gli elementi di coreografia dalla danza. Per me è importante la regia fatta da un coreografo, più che la danza stessa. QUIM GIRON ANIMAL RELIGION foto di A.M. Amo la filosofia africana, perché loro dicono che tutte le cose della vita hanno un ritmo. Come la mia voce ora. E in tutti i ritmi c’è un movimento che è la danza. Per me il DNA della danza che ho ereditato sono tutti i movimenti che io faccio. Quando ero nella pancia di mia mamma, io facevo dei movimenti. Se io cammino sulla scena, questa è già danza. La danza ha sempre un ritmo, una musica. La musica ci dona irritazione o energia, noi possiamo reagire, e questo diventa sempre danza. Ho seguito una formazione di danza tradizionale catalana, questo era il primo passo verso la danza, poi la formazione di circo alla DOC di Stoccolma, che è un’università di danza e di circo, dove abbiamo fatto parecchia danza contemporanea. Tutti i movimenti di danza che sono integrati in una disciplina di circo sono importanti per la riuscita dello spettacolo. Per me le più interessanti sono quando c’è un proposta emozionale. Specialmente quando questo è espresso con molta energia. Perché quando comincia ad essere solo tecnico e coreografico, ma senza energia, per me non è interessante. foto di A.M. ELISA CIRCO PUNTINO foto di A.M. 10 w w w. j u g g l i n g m a g a z i n e . i t Ho frequentato un’accademia di danza per un anno. Personalmente io la danza non la capisco. Non è un mio linguaggio. Faccio un po’ fatica capire cos’è danza e cos’è movimento. Dov’è la sottile linea di demarcazione. Però ho amato moltissimo la danza classica. L’ho praticata per un anno con un’insegnante super dura che ci chiedeva una disciplina esagerata. È stato durissimo ma meraviglioso. Questa è una cosa che porto nel cuore. Lei è una ex ballerina sui 70 anni, ha ballato nel Bolshoi. Quello che mi ha trasmesso è la disciplina e la presenza: il fatto che tu solo stando nel tuo corpo già puoi arrivare con l’anima fino all’ultima persona nel loggione. È qualcosa di fortis