Juggling Magazine march 2015, n.66 | Page 5

Jug n 66:JUG new 23/03/15 10:43 Pagina 3 Un festival è una festa. Ed organizzarlo è una fortuna. Da sempre il nostro codice genetico è l’universalità. Nazioni, discipline, prodezze, il superamento dei limiti, questi sono gli ambiti che individuano il nostro territorio artistico. Nell’epoca di una globalizzazione che si inserisce negli interstizi meno scontati della nostra società occidentale, è senza dubbio pertinente interrogarsi sull’attrazione che possono esercitare le differenti forme del circo su scala planetaria e su scala nazionale, in un paese che ha contribuito allo sviluppo del circo moderno a partire del 1774, che ha visto nascere il Nouveau Cirque all’alba degli anni ‘80 e che ha accompagnato da più di 15 anni le mutazioni del circo contemporaneo. È chiaro che le arti circensi costituiscon o un terreno creativo eccezionale, e che a partire dal repertorio di forme millenarie, l’acrobatica, l’equilibrio o la manipolazione non hanno smesso di trasformarsi e di produrre significati, emozioni e un inesauribile fascino per i misteri del corpo e dello spirito umano. Non bisogna dimenticare che il circo è un potente catalizzatore di memorie e un formidabile vettore di energie, una favolosa costruzione spettacolare, inedita e intuitiva, sensibile e sconvolgente… L’immediatezza della prodezza raggiunge, senza artificio evidente, e si iscrive in una drammaturgia