Juggling Magazine december 2015, n.69 | Page 5

Jug n 69:JUG new 09/12/15 15:24 Pagina 3 tà del pubblico in tutte le pratiche che portano tante realtà a fare cultura, proporre spettacoli, organizzare mostre, restaurare e conservare, spendere soldi – spesso pubblici. Per anni abbiamo osservato il settore culturale italiano lamentare i tagli continui alla spesa pubblica, che imperterriti hanno continuato a limitare le risorse disponibili. Abbiamo ascoltato le idee di esperti impegnati ad adattare concetti e strumenti di business management ed economia aziendale per gestioni più efficaci ed efficienti della cultura. Abbiamo contato i laureati in discipline dell’arte e dello spettacolo finiti alla deriva di master e specializzazioni e sfociati nel limbo occupazionale del settore, tra stage senza fine e impieghi endemicamente a termine. All’opinione condivisa e reiterata di “qualcosa deve cambiare” – la tanto invocata innovazione del settore –, dopo quasi dieci anni di lavoro sul campo, siamo pronte a rispondere: “perché non tutto?”. E per promuovere un cambiamento radicale, non potevamo che ripartire dalle fondamenta. Alle organizzazioni culturali con cui collaboriamo proponiamo di riconsiderare tutto quello che sta alla base delle loro attività, il motore delle decisioni e delle azioni che determina ciò che hanno da offrire, culturalmente parlando. Chiediamo di farlo riflettendo su dove è finito il pubblico in questo sistema (di valori e gestionale), che importanza hanno i visitatori, gli spettatori, quelli che già esistono e quelli che potrebbero diventarlo. L’Audience Development, nella sua definizione condivisa, rappresenta il processo strategico attraverso cui si allargano, diversificano e coinvolgono i pubblici dell’arte e della cultura, migliorando le condizioni complessive dell’esperienza culturale. L’utilizzo del termine inglese è dovuto al fatto che la programmazione europea per il settore culturale ha introdotto questa dimensione del lavoro degli artisti e degli operatori come una delle priorità da raggiungere attraverso i finanziamenti assegnati ai progetti di cooperazione. L’agenda politica culturale dell’Europa per il periodo 2014-2020 investe nella direzione di un supporto a organizzazioni culturali chiamate a raggiungere nuovi e diversi pubblici, a rivedere il proprio funzionamento per garantire l’accesso alla cultura come diritto fondamentale legato all’esercizio pieno della cittadinanza. Nella pratica, questo si traduce nello sforzo da parte degli operatori di sviluppare progetti e co-produzioni che abbiano una strategia chiara per lo sviluppo dei loro pubblici, che assicurino il maggiore impatto possibile sui cittadini evitando lo sbilanciamento sul lato della sola offerta artistica. Nella nostra pratica, si traduce in un lavoro che corre su un binario doppio: da un lato, quello del confronto e della ricerca internazionale sui temi dell’accesso alla cultura e dell’Audience Development, dall’altro, quello del supporto, della formazione e dell’accompagnamento alle organizzazioni che vogliono ripensarsi in funzione dei propri pubblici. In questa duplice chiave, Melting Pro ha partecipato e partecipa ad alcuni importanti progetti europei che riguardano le strategie di sviluppo e coinvolgimento dei pubblici della cultura. Uno di questi, il progetto ADESTE (http://www.adesteproject.eu/) ci ha permesso di riflettere su cosa c’è da imparare per poter davvero lavorare con l’audience e come lo si dovrebbe fare all’interno della propria organizzazione, con quali strumenti e competenze. Abbiamo così messo a punto un percorso di formazione e accompagnamento, testato con alcune organizzazioni della scena culturale italiana, tra cui la Fondazione Romaeuropa e il Consorzio Teatri di Bari. A partire dall’esperienza di ADESTE Audience DEveloper: Skills and Training in Europe, abbiamo iniziato a stringere contatti e collaborazioni con altre realtà interessate ad approfondire le forme della relazione con il pubblico. In questo contesto è nato il dialogo con l’Associazione Giocolieri e Dintorni, con la volontà di puntare i riflettori sui pubbl ici delle arti circensi e di sostenere operatori e compagnie nella loro capacità di avere un impatto, non solo estetico, ma anche sociale ed economico. Il carattere interattivo, immersivo, totalizzante dell’esperienza del circo è il punto di partenza per esplorare le potenzialità di una forma d’arte che sa stabilire un legame molto forte con il pubblico, ma deve fare i conti con la sfida di portarlo sotto il proprio tendone o davanti al palco e agli artisti. Facciamo parte di Quinta Parete per rispondere a questa sfida e accompagnare gli operatori del circo contemporaneo in un percorso di rilettura di come gestiscono le compagnie e il rapporto con il pubblico, con l’obiettivo di sviluppare nuovi e diversi spettatori e creare legami ancora più stretti, ancora più unici. CORSO DI FORMAZIONE IN AUDIENCE DEVELOPMENT DESTINATARI : Il corso è rivolto agli operatori del settore di circo Il progetto Quinta Parete promuove il primo “Corso di formazione in Audience Development” per gli operatori di circo contemporaneo, a cura di Melting Pro Learning. contemporaneo che si occupano di progettazione strategica, programmazione artistica, comunicazione e marketing. OBIETTIVI : Sviluppare competenze chiave per lo sviluppo di una strategia di METODOLOGIA : Alternanza di workshop intensivi in presenza, allargamento e diversificazione dei pubblici del circo contemporaneo; Trasferire concetti e strumenti di pianificazione strategica e gestione della relazione con il pubblico da applicare a