Juggling Magazine december 2015, n.69 | Page 15

Jug n 69:JUG new 09/12/15 15:25 Pagina 13 Circonferenze sguardidelsogno Raffaele De Ritis In galleria Se una cavallerizza, decrepita e tisica, venisse costretta a girare attorno alla pista, su un cavallo vacillante, davanti ad un pubblico instancabile, per mesi e mesi inseguita dalla frusta di un direttore spietato, frullando sul cavallo, gettando baci, dondolandosi coi fianchi, e se questo gioco continuasse tra il fragore incessante dell’orchestra e dei ventilatori, nel grigio avvenire che eternamente si schiude, allora forse un giovane spettatore di galleria si affretterebbe giù, per la lunga scala, attraverso le gradinate, si getterebbe sulla pista e griderebbe l’alt in mezzo alle fanfare dell’orchestra sempre ubbidiente. Ma, poiché non è così, una bella signora rosa e bianca entra come a volo, dai tendaggi. Il direttore, cercando devoto i suoi occhi, le si fa incontro ansando con un contegno d’animale; la solleva provvido sulla sella come se ella fosse la sua nipotina adorata che parte per un viaggio pericoloso; non sa risolversi a dare il primo colpo di frusta; lo dà infine, con uno schiocco, facendo forza a se stesso; corre accanto al cavallo con la bocca aperta; segue con sguardo teso i salti della cavallerizza; non sa capacitarsi della sua destrezza; cerca di metterla in guardia con esclamazioni in inglese; furente, ammonisce gli stallieri che reggono il cerchio di star bene attenti; prima del gran salto mortale scongiura a mani levate l’orchestra di tacere; e alla fine solleva la piccina dal cavallo tremante; la bacia su www.progettoquintaparete.it entrambe le guance e giudica insufficiente ogni omaggio tributato dal pubblico; mentre la cavallerizza, da lui sorretta, sulla punta dei piedi, avvolta in un alone di polvere, con le braccia allargate e la testolina rovesciata sembra voler dividere con tutto il circo la sua felicità - e poiché è così, lo spettatore di galleria appoggia il viso sul parapetto e naufragando nella marcia finale, come in un sogno affannoso, piange senza saperlo. Franz Kafka, 1909 13 jugglingmagazinenumero69dicembre2015