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Eravamo un popolo di contadini, e forse stiamo
ritornando ad esserlo. I giovani si avvicinano alla
terra, nascono piccoli orti biologici. Chi sono i
nuovi contadini?
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“Tutti se ne vanno? Per questo rimaniamo qui”, dicono Silverio e
Stefania al Fatto Quotidiano. Loro sono due laureati in
biotecnologie, due perfetti candidati all’emigrazione verso i
laboratori di Svizzera, Stati Uniti o Nord Europa. E invece hanno
aperto un’azienda agricola che produce frutta, verdura e piante
aromatiche.
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Fatto Quotidiano
giornale italiano
sodo duro,
consistente.
"Lavorare sodo"
significa lavorare
duramente
«Mi sono avvicinata a questo mondo per caso, ed è stato subito
fissazione idea
amore. Vedere crescere quello che hai seminato, lavorare sodo con
fissa, quasi
le proprie mani, seguire il ciclo delle stagioni, sono aspetti di questo
un'ossessione
lavoro che per me hanno un enorme valore. In questo momento di
crisi economica, poi, il ritorno alla terra credo possa rappresentare una
soluzione efficace per molti giovani», ha dichiarato invece Marianna, che in
Sardegna coltiva ortaggi insieme al compagno.
P
E poi c’è Stefano, ventinove anni, laurea in economia aziendale. «Tornare
alle origini è la fissazione dei calabresi», dice, spiegando perché ha deciso di
fondare un progetto che si chiama “Mulinum”, e che recupera i grani
antichi, macinandoli in modo tradizionale.
L’Italia è da sempre un paese agricolo, favorito dal clima e dalla grande
varietà dei territori che lo compongono. Con l’industrializzazione e la vita
moderna, però, le campagne si sono sempre più spopolate. I giovani italiani
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ITALIA NOSTRA #8 - 2018