Italia Nostra 2 FREE | Page 30

INCONTRI Loriano Macchiavelli: una vita in noir Gli inizi, la lunga storia d'amore con Bologna, città che ha cantato in tanti suoi libri. E ancora, il rapporto non facile con la sua creatura più celebre e il sodalizio con Guccini. Loriano Macchiavelli si racconta. A cura di VALENTINA FORNELLI sodalizio collaborazione voler(e) bene apprezzare, amare rendere noto fare Lei ha cominciato a scrivere per il teatro, dopo essere stato anche attore, giusto? Quando ha deciso di passare alla scrittura di romanzi, e in particolare di romanzi noir? E perché? In realtà ho cominciato a scrivere per me e per i miei compagni di classe. Quando arrivai a Bologna dalla montagna parlavo solo dialetto, l'italiano era una lingua che conoscevo, perché l'avevo sentita, ma non l'avevo mai parlata. Perciò, invece di parlare, io scrivevo delle storielle che i miei nuovi compagni leggevano e in questo modo mi sono fatto 30 voler bene. Quindi in realtà ho scritto da sempre. Poi ho cominciato a scrivere racconti che mandavo a tutti gli editori, e che mi ritornavano sempre indietro, rifiutati. Rileggendoli adesso capisco bene perché. Insomma, a quel punto l'unica possibilità per rendere note le mie storie era il teatro. Con gli amici e i compagni partecipavo a un'attività teatrale che si chiamava GTV, Gruppo Teatro Viaggiante. Era un gruppo semiprofessionistico che faceva spettacoli in giro per la regione e anche fuori. ITALIA NOSTRA #2 Estate 2015