libri/film/spettacoli
altri). Eppure, nel 2015, ancora il
fumetto viene considerato una forma
d'arte minore, non pienamente
letteraria. Qualcosa che va bene per i
bambini, per raccontare storie
d'avventura o, al massimo, per
raccontare in modo “semplice”,
“accessibile”, la storia o l'attualità.
Certamente non per narrare una storia
intima, familiare, profonda.
Zerocalcare l'ha fatto, e i lettori lo
hanno premiato con un successo di
vendite (200.000 copie vendute)
davvero eccezionale in un paese che
non compra libri. Questo autore
trentenne proveniente dalla periferia
romana, cresciuto tra centri sociali e
concerti punk, ha dimostrato che il
fumetto non è un fenomeno di
nicchia”, né una letteratura di serie B.
Il fumetto può invece raccontare il
dolore di un giovane uomo, il viaggio
nei segreti della sua famiglia, il suo
passaggio all'età adulta. E può anche
parlare dell'Italia di
centro sociale luogo,
spesso occupato,
oggi, in cui i giovani
gestito da realtà
rimangono
politiche di estrema
adolescenti a lungo,
sinistra per scopi
organizzativi,
obbligati
culturali e spesso
dall'insicurezza
anche abitativi
economica e
di nicchia la nicchia
personale e da un
(inglese ‘niche’) è un
paese dove le porte
segmento di mercato
sono troppo spesso
assai specifico e
limitato
chiuse. Dove la
camera in cui sono
stati bambini rimane
sempre uguale,
anche quando sono andati via di casa
da tanti anni. Non per pura nostalgia,
ma perché, se le cose vanno male,
bisogna poterci tornare.
(V.F.)
Giudizio:
Livello: Intermedio (B1)
ITALIA NOSTRA #2 Estate 2015
95