pugno nello stomaco qualcosa
che colpisce violentemente, in
senso metaforico (cioè che
colpisce i sentimenti, la mente,
le idee ecc)
destare risvegliare
coscienza il senso morale di
ciascuno
per sottrazione togliendo cose,
invece di aggiungerne
tirata lungo discorso,
monologo, con cui chi parla o
scrive esprime la propria
opinione
implacabile che non perdona
giudiziario relativo ai processi
prematuramente troppo presto
torbido sporco, non chiaro
dolente che duole (fa male)
alla bisogna quando è
necessario
C'è dentro tutto in questo libro, che è un pugno
nello stomaco e riesce nell'intento di destare le
coscienze. Come uno scultore, l'autrice lavora
per sottrazione: non c'è enfasi, non ci sono facili
chiavi di lettura o tirate moralistiche. Solo le
circostanze concrete, date, luoghi e nomi. I fatti
sono riferiti brevemente, nella loro evidenza.
L’autrice segue con occhio attento e implacabile
gli sviluppi – politici e giudiziari – dei fatti
narrati, lasciando a noi il compito di trarre le
debite conclusioni. Il quadro che ne emerge è
quello di un’Italia tormentata, con troppi
scheletri nell’armadio, troppe domande rimaste
senza risposta, troppe vittime innocenti e
prematuramente dimenticate. Il libro diventa
quindi un prezioso compagno per non
dimenticare il nostro passato torbido e dolente,
uno di quei libri da consultare alla bisogna e
rileggere periodicamente.
(L.T.)
Giudizio:
Livello: Intermedio (B1)
Dimentica il mio nome
Zerocalcare
235 p. - 18 euro
Bao Publishing – 2014
Le prime opere italiane di vera e
propria graphic novel sono state
pubblicate più di cinquant'anni fa,
ed è dagli anni '60 che qui
disegnano autori di importanza
mondiale (come Hugo Pratt,
Magnus, Andrea Pazienza e tanti
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ITALIA NOSTRA #2 Estate 2015