di
ERIKA CECCHETTO
Gli artisti, si sa, sono spesso stravaganti ed eccentrici,
ma a volte forse rischiano di superare i limiti.
È quello che è successo a Venezia, dove Christoph
Bücher (svizzero di nascita, islandese di adozione), in
occasione della Biennale , ha deciso di trasformare una
chiesa (Santa Maria della Misericordia) in una vera e
propria moschea, curata sin nei minimi dettagli.
L’installazione The Mosque di Bücher, già noto per i
suoi lavori provocatori (e per le sue critiche alla
globalizzazione, all’egemonia americana, al
conservatorismo religioso), è stata sponsorizzata dal
padiglione islandese e ha ovviamente suscitato
polemiche e critiche. Soprattutto per il fatto che, per
tutta la durata della Biennale (vale a dire sette mesi), ai
musulmani sarà permesso di andare a pregare nella
chiesa/moschea: una notizia accolta inizialmente con
gioia dalla Comunità islamica di Venezia, che conta ben
ventimila fedeli, e nonostante le molte richieste non ha
mai ottenuto dalla città il permesso di costruirsi un
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proprio luogo di culto.
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La chiesa di Santa Maria della Misericordia, però, pur
non essendo più utilizzata per le funzioni religiose da
quarant’anni (è stata infatti ceduta a privati nel 1973),
non è mai stata sconsacrata.
La situazione è precipitata quando al professor
Alessandro Tamborini, docente di Scienze Religiose, è
stato impedito di accedere all’installazione, dato che
ITALIA NOSTRA #2 Estate 2015
di adozione si dice di
chi, straniero, viene
accettato pienamente
in una nuova
comunità
Biennale così viene
chiamata
l'Esposizione
internazionale d'arte
di Venezia, che si
svolge appunto ogni
due anni
egemonia dominio
per il fatto che perché
proprio suo
pur non essendo
anche se non è
sconsacrare una
nuova chiesa si deve
"consacrare",
benedire - una chiesa
non più usata invece
va appunto
sconsacrata, cioè
l'operazione inversa
precipitare cadere (in
questo caso, nel
caos)
dato che perché
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